La sosta come un toccasana. Testa alla Champions, lo sprint finale con il vantaggio di San Siro

Benedetta sosta per le Nazionale, verrebbe da dire. In vista dello sprint finale e decisivo al Diavolo farà solo bene questa pausa dalle competizioni, anche perchè il rientro ala realtà, sembra quello di uno studente al primo giorno dopo tre mesi di vacanza. Essere sul pezzo da subito per non farsi schiacciare. I prossimi due impegni potranno dire quasi tutto sulle ambizioni europee dei rossoneri. La Juvents a Torino prima di Pasqua e poi soprattutto il derby contro l’Inter, vero e proprio spartiacque per capire se il Milan potrà lottare fino alla fine per quell’obiettivo sbandierato in estate ma che sembrava essere diventato un miraggio dopo i primi disastrosi mesi.

Fallire entrambi gli appuntamenti metterebbe una grossa croce sul quarto posto della banda Gattuso che però, come l’animo del suo allenatore insegna, non si arrenderà facilmente e non sarà facile da battere. Per nessuno, compresa la capolista Juventus. Fare punti, e soprattutto fare gol, al gruppo di Allegri sarà un’impresa al limite dell’impossibile visto che la casella dei gol subiti in Serie A nel 2018 dai bianconeri è ancora ferma al numero zero. Dopo questi due ostacoli, sentitissimi e fondamentali, il Milan ha sulla carta un calendario abbastanza agevole, escludendo il Napoli. Su dieci sfide rimanenti, ben 6 saranno giocate a San Siro che fanno diventare il pubblico un fattore ancora più determinante.

Mai come ora questo riposo è arrivato al punto giusto, dopo le ultime fatiche che hanno portato a una finale di Coppa Italia e a una risalita incredibile in campionato. Già solamente essere nel gruppo per competere fino alla fine è una conquista straordinaria di Gattuso che è imbattuto dal 30 dicembre e non intende fermarsi proprio ora. Adesso che il bello deve arrivare, ora che conta la testa o che le gambe si sono ricaricate. Uniti e affamati, per altri 900 minuti da batticuore, da vivere con e come questo Milan.

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