La rinascita rossonera coincide con il cambio di guida tecnica, quando venne scelto Rino Gattuso al posto di Vincenzo Montella. Ringhio, ex bandiera rossonera, ha portato entusiasmo, il giusto carattere e la cattiveria che mancava: i risultati non si sono fatti attendere molto. Il Milan ha percorso per lungo tempo la corsia di sorpasso e ora si trova a lottare per un posto in Champions, con una finale, quella di Coppa Italia, da giocarsi contro la Juventus.
Rino ha compattato la squadra in un modo incredibile, tutti fanno parte del suo progetto, nessuno escluso. Importante notare le prestazioni di chi subentra dalla panchina: molti rossoneri si adattano in maniera ottimale a cambi di ruolo e cambi tattici, il tutto per il bene della squadra e del gruppo, costruito dal mister. Sono spesso vincenti i cambi a partita in corso di Rino, dalla panchina arrivano reti e prestazioni convincenti. Ottime abilità di Gattuso? Grande qualità dei ragazzi? Una risposta corretta non esiste, sta di fatto che il Milan funziona, tutto gira alla perfezione. Prendendo come esempio la partita di Genova, basti citare Borini, il quale ha giocato terzino, con diverse difficoltà , ma senza mollare, sotto il segno della cattiveria e dello spirito di Rino. Anche Biglia, in diverse occasioni, ha abbandonato la regia e l’impostazione del gioco, per adattarsi alle incursioni avversarie. Il mister ha voluto rischiare e si sa che solo i coraggiosi alla fine vincono: Gattuso ha buttato nella mischia Cutrone e André Silva, fondamentali nell’assedio finale rossonero.
Rino sceglie bene, ma la scelta è molto ampia e tutti si fanno trovare pronti e carichi: Diavolo, avanti così!