Viviamo ormai da tempo questo tipo di pausa nazionali. Il primo giorno come di consueto, il protagonista è Raiola. In quest’occasione ha usato come megafono Radio 24, durante la rispettabilissima trasmissione TuttiConvocati. Solite colorate opinioni gettate in pasto ai media: “Gigio meglio vada via dal Milan.” “Gigio, incomprensibile non sia titolare in Nazionale.” “Si spera sia Reina il portiere dei rossoneri la prossima stagione”.
Il copione prevede poi che i giorni successivi vengano principalmente occupati dalle notizie riguardanti Yonghong Li. Servito su un piatto d’argento il fallimento di Jie Ande, una delle holding che avrebbe dovuto garantire maggiore solidità e quindi più liquidi per il rientro del prestito ad Elliot. La stessa Elliot chiamata in causa da più parti, pare si sia resa disponibile a presenziare con l’AD Fassone a Nyon, per rassicurare l’UEFA in vista del Settlement Agreement. Elliot al centro dell’attenzione pure per la questione dei 35 milioni da versare nelle casse del club entro giugno 2018 per l’aumento di capitale previsto. Fino a ieri Li pareva sul lastrico, mentre oggi, il Corriere della Sera -molto scettico sulle possibilità economiche di Li, per usare un eufemismo- ha riportato che lo stesso attuale proprietario, potrebbe nelle prossime ore mettere a disposizione i primi 10 milioni dei famosi 35. In 24 ore dunque possono cambiare paesaggi e panorami.
Per spezzare la monotonia però, ecco arrivare anche la comunicazione della procura di Milano, la quale ha aperto un fascicolo d’inchiesta per possibile riciclaggio di denaro nella compravendita della società, ma senza indagati. Ma anche una voce di Paolo Maldini come uomo individuato da Elliot per una non meglio precisata figura manageriale da mettere presto in organigramma e le polemiche che galoppano forte sui social in relazione alla questione voucher e murales imbrattato ai cugini.
Ma di calcio quando torneremo a parlare?
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