Stasera alle 20.45 il tanto atteso big match Roma-Milan, che per i rossoneri può davvero rappresentare lo spartiacque di questa stagione. Già, perché al di là dell’importanza dei tre punti – fondamentali per proseguire la proibitiva caccia al quarto posto -, i rossoneri cominciano oggi all’Olimpico il tremendo filotto di 12 giorni che li vedrà impegnati consecutivamente contro i giallorossi appunto, con la Lazio in Coppa Italia e poi con Inter e Arsenal a San Siro, nella prima delle due gare valevoli per l’accesso ai quarti di finale di Europa League. Sì, all’Olimpico. In questo stadio il Milan non vince addirittura dal 2011, quando si impose sui romanisti per 3-2 grazie ad una doppietta di Ibrahimovic e alla rete di Nesta.
Da lì solo 2 pareggi e 3 sconfitte in casa dei giallorossi. Tornando alla stagione 2012/13, i rossoneri uscirono sconfitti per 4-2, così come l’annata successiva, quando la Roma affossò il Diavolo per 2 reti a 0 con i gol di Pijanic e Gervinho. Dal 2014 al 2016 invece solo parità tra le due squadre, mentre lo scorso anno un’altra sconfitta per il Milan, che dopo aver fallito l’occasione per passare in vantaggio con Niang – che fallì il tiro dagli undici metri – fu superato quasi allo scadere da una rete straordinaria di Radja Nainggolan, nonostante una prestazione più che discreta.
Dunque serve tornare alla vittoria all’Olimpico, serve l’impresa. Impresa non impossibile in casa di una Roma che – nonostante i recenti successi in campionato – negli ultimi due mesi ha evidenziato importanti lacune in fase offensiva – colmati solamente dal periodo d’oro del talento Under, in gol 5 volte nelle ultime 4 gare ufficiali – e limiti mentali. Non solo, i giallorossi arrivano dalla beffarda sconfitta di Donec’k in Champions League, che sicuramente peserà sullo stato di salute psicofisica. Stasera – dunque – sarà la prova del nove per Gennaro Gattuso: il Milan – al contrario dei suoi avversari – si presenta a Roma forte degli undici risultati positivi consecutivi ma è chiamato a dimostrare di essere davvero squadra capace di lottare su tre fronti.