Rosa non all’altezza, dicevano: il Milan zittisce gli scettici e sogna l’impresa

Il tifoso del Milan non viveva una notte come quella dell’Olimpico di ieri sera da esattamente 2664 giorni.Tanti infatti ne sono passati dall’ultima volta che i rossoneri avevano vinto su un campo di una squadra che partecipava alla Champions League (era il derby del 14 novembre 2010 deciso da Ibrahimovic). Un numero che da solo basterebbe a giustificare l’entusiasmo ritrovato di un popolo che prima di Natale era sull’orlo della depressione e già abbondantemente rassegnato e ora sogna una rimonta che avrebbe del clamoroso.

In questo momento non si vede l’ora di giocare nuovamente, a differenza di prima quando si aspettava solo il triplice fischio e si vedeva come lontanissima la fine della stagione. Il ciclo terribile è cominciato con una netta vittoria a domicilio contro la Roma. Risultato in linea con tutti quelli di questo 2018 che vede ancora imbattuta la squadra di Gattuso. In 12 partite disputate in tutte le competizioni sono state infatti 9 le vittorie, 3 i pareggi e zero le sconfitte. Numeri impressionanti e che dimostrano  che questa squadra non poteva essere quella scialba, brutta e senza idea che si è vista nella prima parte di stagione. I nuovi acquisti, Bonucci e Biglia su tutti, non potevano aver smarrito il loro talento dopo essere stati i migliori nei loro ruoli per anni. C’era chi additava il gruppo rossonero come non all’altezza e che ora si sta ricredendo. Merito soprattutto di Rino Gattuso che ha trasformato una matassa non coesa di buoni giocatori, in un gruppo unito, umile e concentrato che rema tutto dalla stessa parte.

La rimonta rossonera prosegue, è ancora ai limiti dell’impossibile ma questi due mesi hanno finalmente mostrato i veri valori della rosa, hanno ridato entusiasmo ai tifosi che sono tornati a sentirsi orgogliosi e la loro voce ora finalmente si sente. La voce di chi ha fame, di chi ha voglia e di chi vuole tornare dove è sempre stato abituato a stare. E non ci stupiremmo se il 4 marzo qualcuno sulla scheda elettorale scrivesse ‘Rino Gattuso’.

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