Milan-Ludogorets, le pagelle rossonere: Borini stakanovista e goleador, difesa invalicabile

A. Donnarumma voto 6,5 – Chiamato in causa poche volte, si dimostra affidabile anche in questa occasione e impedisce il pareggio ai bulgari con un’ottima parata su Swierczok.

Abate voto 6.5 – Senza lode e senza infamia, il capitano di stasera si propone con puntualità in avanti e non commette particolari errori in fase difensiva.
Romagnoli voto 6.5 – Nonostante i ventitré anni appena compiuti, dimostra per l’ennesima volta di essere un pilastro di questo nuovo Milan. Anche stasera concede nulla agli attaccanti del ludogorets e gestisce con la sicurezza e la precisione di un veterano (dal 76′ Bonucci voto 6 – Entra nel finale e gestisce con serenità, nonostante un lancio fuori misura).

Zapata voto 6.5 – Come di consueto commette un’amnesia, sulla quale però rimedia Donnarumma sr. con una bran parata su Swierczok.

Rodriguez voto 5.5 – Lo svizzero, rispetto all’inizio di stagione, anche stasera appare appannato e macchinoso. Da lui Gattuso, e non solo, si aspetta molto di più, soprattutto nelle prossime gare cruciali.

Kessié voto 6.5 – Così come nelle ultime tre gare, l’ivoriano domina il campo incontrastato, rompendo con costanza la manovra avversaria e facendo ripartire – come in occasione del gol – la squadra in contropiede. Inesauribile (dal 56′ Mauri voto 6 – Si limita al compitino, ma non sfigura).

Locatelli voto 6 – Rispetto a quello visto lo scorso anno, il classe ’98 nel ruolo di regista risulta più spaesato e disordinato. Meglio in fase di interdizione che in impostazione.

Montolivo voto 6,5 – Bistrattato fino alla scorsa stagione, l’ex capitano rossonero sta dimostrando di essere un’importantissima risorsa per la mediana di questo Milan. Prima come mezzala, poi da play maker, gestisce la manovra con precisione. Ritrovato.

Borini voto 7.5 – Sfoga tutta la carica nervosa per la panchina di domenica con la rete, ma soprattutto con una prestazione a tutto campo che ha ricordato il suo attuale allenatore. Fame, sacrificio e gol, per l’esattezza il terzo nelle ultime quattro partite. esemplare.

André Silva voto 5 – Chance dal primo minuto, profumo di Europa League: nonostante le premesse il portoghese delude per l’ennesima volta. Molle nei contrasti, in ritardo negli inserimenti – come in occasione del gol di Borini -, Silva non riesce ad incidere neanche contro un avversario modesto come il Ludogorets, a San Siro.

Cutrone voto 7 – Anche in versione Mandzukic il nuovo beniamino rossonero non riesce a deludere. Nel primo tempo si trasforma in uomo assist, pennellando un pallone che Borini non può che infilare in rete, anche se non senza fatica. Nel secondo fallisce l’occasione del 2-0 non agganciando, per la quale esce inferocito. Avvelenato (dal 56′ Kalinic voto 6,5 – Al fianco di Silva si muove bene, facendo salire la squadra. Viene preso di mira dai difensori del Ludogorets, che per venti minuti non fanno altro che scarparlo. Sacrificato).

Gattuso voto 7 – il rischio di fare una brutta figura, o quantomeno di perdere la partita, era dietro l’angolo. Il tecnico rossonero però, nonostante il massiccio turn over, riesce a tenere la squadra sulla corda e a vincere anche questa volta, collezionando la quarta clean sheet consecutiva. Affamato.

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