Il Milan vince ai rigori e conquista la finale di Coppa Italia, pur soffrendo per 120′ minuti una Lazio pericolosa e mai doma. Ottimo traguardo per i ragazzi di Gennaro Gattuso che – nonostante la stanchezza fisica – si avvicinano al derby di domenica in un promettente stato mentale.
Donnarumma voto 7 – Partita a luci e ombre per il portierone classe ’99. Alterna gesti tecnici importanti – come le parate su Immobile e Luis Alberto – a sviste incredibili, come quella sul finale di primo tempo che stava per costare il vantaggio laziale. Si supera però nella sfida dagli undici metri, in occasione della quale neutralizza i rigori di Milinkovic Savic e di Lucas Leiva.
Romagnoli voto 7 – Preciso e puntuale come sempre, dà il meglio di sé nei tempi supplementari, così come il compagno di reparto Bonucci, neutralizzando tutte le scorribande biancocelesti. Diventa match winner realizzando il rigore che chiude i conti e manda il Milan in finale. Perfetto.
Bonucci voto 6,5 – Tampona per tutto il primo tempo, si esalta sul finale della ripresa intervenendo chirurgicamente in chiusura su tutti i palloni velenosi che attraversano l’area rossonera.
R. Rodriguez voto 4.5 – Desaparecido. Il terzino svizzero – dopo un inizio di stagione promettente – fatica a mettere in mostra le sue capacità offensive e si limita al compitino, pasticciando molto anche in impostazione. Calcia malissimo il primo rigore della batteria milanista, rischiando di compromettere la qualificazione.
Kessié voto 6,5 – Inesauribile. Per quanto non si rivela decisivo in fase di costruzione, tiene a galla i suoi compagni per i primi 90′ correndo per tutto il campo e recuperando tutti i palloni possibili (dal 96′ Montolivo voto 6 – Rigenerato. Sostituisce il compagno ivoriano mettendo – oltre ad una migliore qualità – anche tanta sostanza. Perde mezzo punto per il rigore calciato malamente).
Biglia voto 6,5 – Forse una delle migliori prestazioni di questa stagione per l’ex biancoceleste, il quale nelle ultime uscite si sta dimostrando più incontrista che playmaker. Il centrocampista – con l’arrivo di Gattuso sulla panchina del Milan- ritrova lucidità e cattiveria agonistica.
Bonaventura voto 6 – Appannato rispetto al solito, si rende protagonista – in negativo – in ogni ripartenza rossonera, cincischiando troppo nel momento fondamentale per servire l’ultimo pallone.
Suso voto 5.5 – Prosegue la (si fa per dire) fase involutiva dello spagnolo. L’esterno destro – che ha tirato la carretta per tutta la prima parte di stagione – dimostra infatti di accusare la fatica delle partite disputate ogni tre giorni e a differenza delle altre occasioni non compensa neanche con giocate pregevoli estemporanee, come domenica scorsa con la Roma (dal 108′ Borini voto 6.5 – Entra a pochissimi minuti dalla fine, ma si conferma stakanovista e provvidenziale nelle chiusure sulla destra).
Cutrone voto 5.5 – Meno concreto e spietato rispetto al solito. Dopo un primo tempo trascorso più a sgomitare che ad offendere, al 66′ sciupa la potenziale palla dello 0-1 (dal 70′ Kalinic voto 5 – Lavora per la squadra per 50′, ma il pallone che spara alto al 119′ solo davanti a Strakosha in caduta grida ancora vendetta).
Calhanoglu voto 6 – Meno ispirato rispetto alle ultime gare, ad inizio ripresa spreca malamente due occasioni: prima controllando male un lancio che lo stava mandando a rete, poi calciando largo un assist di Bonaventura. Si guadagna la sufficienza calciando bene dal dischetto un rigore fondamentale.
Gattuso voto 7 – Il tecnico calabrese probabilmente esagera non concedendo dall’inizio meritato riposo a giocatori come Suso e Cutrone, ma amministra ottimamente il match, conservando i cambi per i tempi supplementari. Nel corso della partita inserisce Montolivo per Kessié, facendo ricaricare le batterie all’ivoriano e cercando di addormentare un po’ il ritmo con la gestione del pallone. Conquista una finale di Coppa Italia – che si disputerà a maggio contro la Juventus – che fino a qualche mese fa sembrava un’utopia.
This post was last modified on 1 Marzo 2018 - 01:01