La trasferta di Roma è culmine di una crescita esponenziale orchestrata da Gattuso. Una crescita globale: di squadra in primis, di singoli in secundis. Il capolavoro di Rino sta (anche) nella massima valorizzazione di quasi di tutti gli elementi. Il podio dei rigenerati: oro Calabria, argento Romagnoli, bronzo Calhanoglu.
1) CALABRIA
Tanta roba. Ma proprio tanta tanta. E’ indiscutibilmente nel momento migliore della carriera. Del resto sa fare praticamente tutto: difendere, attaccare, ora pure segnare. Il gol è un cioccolatino di qualità altissima: tempi d’inserimento perfetti e tocco morbido letale. Chapeau. Il bello è che Conti sta per tornare e, quindi, sulle corsie ci sarà discreta abbondanza. Il che è un vantaggio in un periodo folto di match come quello attuale. Da capire chi sarà il vero titolare. Di certo saranno due fra Rodriguez, Calabria e Conti.
2) ROMAGNOLI
Non si prende il gradino più alto del podio semplicemente perché lui partiva da un livello di condizione tendenzialmente più alto di Calabria. Con Gattuso è cambiato, in positivo, parecchio. Stupisce la concentrazione abbinata alla continuità mentale nel corso dei novanta minuti. Stupisce la capacità di anticipo e di lettura preventiva. Stupisce il pragmatismo, quando necessario. E’ chiaro che l’affiatamento con Bonucci sia vertiginosamente aumentato. Ed è altrettanto chiaro che l’intesa fra i due non possa che giovare al reparto e alla squadra in toto.
3) CALHANOGLU
La sensazione è che si sia levato tanta tensione dalla testa. E, chiaramente, a beneficiarne sono i piedi. La sicurezza su controlli e cambi gioco è disarmante. In particolare se paragonata alla paura dei primi mesi. Contro la Roma non ha brillato quanto in altre occasioni, ma la prestazione non è stata niente male. Adesso gli serve trovare più confidenza col gol. E, magari, sbloccarsi sulle palle inattive.