Interventuto telefonicamente a QSVS di Telelombardia, Carlo Festa – giornalista de Il Sole 24 Ore – ha esposto la sua tesi circa la situazione finanziaria del Milan e del suo presidente Mister Li:“E’ una vicenda molto complessa. Questa società di cui si è parlato oggi che si chiama Jie Ande è una holding utilizzata da anni da Yonghong Li per fare incursioni borsistiche, con cui va a comprare titoli quotati facendosi prestare denaro dalle banche. Cos’è successo? Questo titolo di società quotata ha perso molto valore e a quel punto le banche che avevano in pegno questi titoli sono corse a premunirsi e hanno chiesto indietro i loro soldi, che Li in quel momento non aveva. Questa è una holding, una cassaforte che non rappresenta tutto il patrimonio di Li. Questo imprenditore cinese si muove attraverso dieci cassaforti, delle quali alcune sono intestate anche alla moglie. Questo episodio non ci dice che Mister Li è fallito, ci dice solo che una società che detiene circa un quinto del patrimonio che lo stesso ha presentato in Italia non esiste più. Però questo essere misterioso non fa bene al Milan, che in questo momento ha in corso una trattativa molto serrata con una serie di soggetti per cercare di rifinanziare il debito. Gli investitori che di solito sono investitori americani o inglesi difficilmente vanno a mettersi in operazioni dove c’è il rischio sottostante. Queste notizie che escono rischiano dunque di bloccare qualsiasi sogno di rifinanziamento e il Milan rischia di finire in mano ad Elliott. Io a questo punto posso pensare che in questa fase sia più facile che il Milan vada ad Elliott e poi venga rivenduto, piuttosto che vivere in una fase di continuo stallo e di continue difficoltà con questo azionista, quindi paradossalmente penso che per il bene del Milan sia meglio finire nelle mani di Elliott e sotto questa proprietà potrebbe essere rivenduto ad un prezzo corretto, perché il Milan è un club molto appetibile e con una cifra tra i 350-400 milioni di euro può trovare tanti compratori nel mondo. Con il fair play finanziario non conta più spendere tanti soldi per i giocatori, ma bisogna gestire bene le squadre: se voi guardate 10 anni fa il fatturato del Milan e quello del Real Madrid erano più o meno uguali; adesso il fatturato è 5 volte quello del Milan. Vuol dire che il Real è stato benissimo e ha aumentato le entrate in modo gigantesche. Penso che sia molto difficile non tanto rifinanziare il debito del Milan, quanto rifinanziare quello di Li (Rossoneri Sport). A questo punto Merrill Lynch può cercare trattando una serie di investitori, ma il problema è quello già visto nelle passate trattative non andate a buon fine, ad esempio quella con il fondo Highbridge”.
This post was last modified on 19 Febbraio 2018 - 23:27