Chiamata Europa: Udine da non fallire

Domani, ore 15, la Dacia Arena di Udine sarà il palcoscenico dell’importante sfida tra il Milan ed padroni di casa dell’Udinese, sfida dal profumo d’Europa. Il ruolino di marcia dei friulani che con Oddo è da top club. I bianconeri sono risaliti al nono posto, a soli 5 punti di distanza dal sesto posto occupato dalla Sampdoria, l’ultimo utile per l’accesso all’Europa League. Discorso analogo per i rossoneri, che con Gattuso alla guida tecnica, superate le fisiologiche ed inevitabili difficoltà iniziali, stanno risalendo la china dimostrando sul campo una chiara e netta crescita di condizione sia fisica che mentale.

Tornando indietro solo di qualche settimana, realisticamente, non solo l’obiettivo d’inizio stagione (quella Champions che da troppo tempo ormai vede i rossoneri esclusi dalla lista dei partecipanti), ma anche quello minimo, di consolazione, quello della conferma in Europa League, sembrava se non compromesso, quanto meno molto difficilmente agguantabile. Ed invece, i 9 punti nelle ultime tre gare, hanno riportato il Milan in piena corsa per la qualificazione alla seconda competizione continentale, a sole tre lunghezze di distanza dai blucerchiati.

Ma c’è di più. Senza fare troppi voli pindarici, si possono elaborare anche altre considerazioni. Sul fatto che primo e secondo posto sia un discorso esclusivo tra Juventus e Napoli non dovrebbero esserci dubbi, ma per il terzo ed il quarto non vi sono certezze assolute, tutt’altro. Due delle pretendenti principali, ovvero Roma ed Inter, nell’ultimo mese e mezzo hanno attraversato un periodo di crisi dal quale ad oggi non ne sono pienamente uscite. Basti pensare che con le tre vittorie di fila inanellate nell’ultimo segmento di stagione, la squadra di Gattuso ha recuperato 6 lunghezze sui cugini e 7 sui capitolini. Resta la Lazio, l’unica tra le big a non aver conosciuto flessioni di rendimento, che prima o poi umanamente potrebbero anche arrivare.

Morale della favola: i 10 punti che separano il Milan dal quarto posto non sono certo pochi, ma se il collettivo ammirato in queste ultime apparizioni, riuscisse a trovare continuità nelle prestazioni e soprattutto nei risultati, la parola Champions League, al momento impronunciabile, potrebbe non essere più utopia.

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