Rino Gattuso è stato uno studente modello. Tra i banchi del centro tecnico di Coverciano, il tecnico del Milan era “assatanato di sapere“, racconta Renzo Ulivieri. Nel 2014 la laurea a pieni voti, con una tesi sulla scuola allenatori.
Durante le passeggiate lungo i vialetti del centro, i racconti di Rino Gattuso avevano come tema principale il Mondiale del 2006: i meriti del successo, secondo Gattuso, vanno attribuiti a Marcello Lippi. Il tecnico toscano ha avuto il merito di difendere il gruppo durante il corso della competizione. Da lì è nata l’ammirazione verso l’ex allenatore azzurro, fonte di ispirazione per Rino nei primi mesi da allenatore del Milan. Gattuso, scrive La Gazzetta dello Sport, ha saputo prosi nel modo giusto dentro il gruppo, diventando punto di riferimento morale di una squadra in difficoltà. Da questa base, parte la proposta di nuove idee tecnico-tattiche. Il rapporto, nato ai tempi del Milan, tra Gattuso e Ferretti, insegnante a Coverciano, è di quelli che durano nel tempo: “Gattuso è un trascinatore, un motivatore. Non avevo dubbi che avrebbe sfondato. Ero sicuro che avrebbe cambiato rotta a livello di preparazione. Per lui il risultato passa attraverso il sudore. Se non hai gambe non puoi vincere le partite“.
Uno degli ambiti che Gattuso ha curato di più durante il supercorso, riguarda la comunicazione. L’obiettivo era quello di imparare a porsi all’interno dello spogliatoio. Come racconta il professor Accame: “Rino ha imparato perfettamente la lezione. I suoi interventi sono sempre chiari, trasmettono informazioni precise. E’ il punto di riferimento della squadra“.
This post was last modified on 27 Febbraio 2018 - 10:21