Crotone e poi la sosta. Non è proprio male, almeno sulla carta, l’inizio 2018 del Milan di Rino Gattuso. Dopo aver inanellato la vittoria nel derby di Coppa Italia e raggiunto il pareggio in rimonta a Firenze, i rossoneri si apprestano ad affrontare una Befana potenzialmente magnanima. Poi il rompete le righe che potrebbe avere un duplice effetto: positivo, se pensiamo alla ricarica delle batterie nelle gambe dei giocatori, negativo, se la buona striscia di risultati dovesse bruscamente interrompersi alla ripresa.
Giocare all’Epifania non porta sempre bene al Milan, a San Siro. Le ultime due volte andò male sia a Filippo Inzaghi (sconfitto 2-1 dal Sassuolo nel 2015), sia a Sinisa Mihajlovic (sconfitto 1-0 dal Bologna nel 2016). Ma stavolta nella calza di Gattuso dovranno arrivare tre punti che mancano già da tre turni. Poi ci sono tante incognite e nodi da dipanare presto, fuori e dentro il campo.
Alla Befana scadrà il termine dell’esclusiva con il fondo Highbridge per rinegoziare il debito con Elliott. Il passaggio sarà cruciale e non a caso Marco Fassone, subito dopo il match col Crotone, si imbarcherà verso la Cina per definire i piani con la proprietà del Milan. Ma incombe anche il mercato. E’ difficile oggi ipotizzare colpi in entrata, visti i chiari di luna della situazione finanziaria. Ma non è nemmeno utopica pensare ad alcune operazioni in uscita: Paletta, Gustavo Gomez e Josè Mauri hanno la valigia pronta. E se arrivasse qualche offerta per chi finora ha deluso, la dirigenza prenderà in considerazione l’ipotesi. Vedi la situazione, sempre più difficile, di André Silva.