Il ruolino di marcia di Rino Gattuso sulla panchina del Milan, nelle trasferte, è poco incoraggiante: 2-2 a Benevento, regalando il primo punto della stagione ai campani, 2-0 a Rijeka in Europa League, 3-0 al Bentegodi contro il Verona, 1-1 prima di Capodanno a Firenze. Tradotto: due pareggi, otto gol subiti e appena tre messi a segno. Troppo poco, insomma. Ecco perché la trasferta di oggi a Cagliari servirà per rompere quello che sembra essere diventato una sorta di tabù, come sottolinea oggi Tuttosport.
“Dobbiamo alzare l’asticella, giocare con la stessa mentalità sia in casa che fuori“, ha spiegato ieri il tecnico nella conferenza stampa della vigilia della trasfera in Sardegna. I risultati, seppur timidi, ci sono. La sua gestione ha migliorato la condizione atletica della squadra, recuperando qualche giocatore escluso nei primi mesi: Bonucci e Calhanoglu su tutti. Ora bisogna dare continuità ai risultati e migliorare il rendimento lontano da San Siro.
Gattuso vorrebbe fortemente rimanere sulla panchina del Milan anche nella prossima stagione, ma su di lui aleggiano diversi fantasmi. C’è l’ipotesi di Maurizio Sarri, in cima ai pensieri dei dirigenti rossoneri, qualora ci fosse la possibilità concreta di un addio al Napoli. E poi Antonio Conte, Carlo Ancelotti, Roberto Mancini e pure Gian Piero Gasperini. “L’ultimo problema del Milan è Rino Gattuso”, ha sentenziato, come nel suo stile, l’interessato.
This post was last modified on 21 Gennaio 2018 - 10:16