Questo Milan non è di certo un pozzo di fenomeni. Ma qualcosa di buono c’è. E va necessariamente valorizzato. Il fatto che Gattuso stia puntando sempre sullo stesso undici è un segnale indubbiamente positivo. Che, comunque, non deve chiudere le porte a chi di spazio ne sta trovando pochino. Ci sono tre giocatori che sotto Gattuso, chi per un motivo chi per un altro, hanno visto assai poco il campo: Locatelli e Silva, troppo spesso in panca, e Conti, obbligato ai box causa infortunio, ma pronto a tornare entro metà febbraio.
Manuel non trova spazio e difficilmente ne troverà. Che il Milan non ci avrebbe puntato era cosa palese fin dall’estate. L’uomo scelto in regia è stato Biglia, la mezz’ala di rottura Kessiè. Il posto vacante se lo sta prendendo Bonaventura e, prima, Calhanoglu. Lui, intanto, scalda la panca ed entra col contagocce. Peccato perché il talento c’è. Obbligatorio valorizzarlo: Cristante (e Verdi) docet.
Con i miglioramenti lampanti di Calhanoglu, il vero flop estivo è sempre più il buon Silva. Gli otto gol europei non gli sono bastati per conquistarsi fiducia di mister e popolo. Il ragazzo è forte, ma è chiaro che se nessuno gli offre continuità lui rischia enormemente di non sbocciare più. Va bene non sceglierlo titolare (Cutrone e Kalinic offrono maggiori garanzie), ma qualche minuto a partita gli deve spettare.
Pronti via: crack. E pensare che aveva iniziato benissimo. Il vero nuovo acquisto si chiama Andrea Conti. E, fidatevi, è un rinforzo mica male. Tempi di recupero stimati per metà febbraio, se non prima. E tanta, tantissima voglia di campo. L’ex Atalanta garantisce spinta, cross e qualità. Dietro non è un fenomeno, fortunatamente compensa eccome con le sgroppate in avanti. Non me ne vogliano Abate e Calabria, ma con lui sarà tutta un’altra musica.
This post was last modified on 14 Gennaio 2018 - 23:00