La trasferta di Cagliari lascia in eredità ai rossoneri la prima vittoria in trasferta sotto la guida Gattuso nonchè la prima in rimonta in assoluto per il Milan 2017/18. Tre punti che oltre ad essere importanti per la classifica, permettendo agli uomini di Ringhio di raggiungere il settimo posto, restituiscono al Milan un Kessiè in formato protagonista indiscusso.
L’ivoriano era stato, tra i nuovi acquisti, probabilmente il profilo che più si era messo in luce in estate tra precampionato e prime uscite ufficiali. L’impossibilità di rifiatare vista la mancanza di alternative nel suo ruolo, certificata dalle 31 presenze sulle 33 gare complessive tra campionato e coppe ed ammessa dallo stesso Mirabelli come unica pecca dell’affollato mercato estivo, aggiunta all’andamento negativo di tutta la squadra, ben presto lo avevano visto scivolare nell’oblio della mediocrità. La critica, che non tarda mai ad arrivare, gli aveva già appiccicato addosso l’etichetta del sopravvalutato. Addirittura c’era gia chi, spingendosi oltre, insinuava illazioni sulla sua condotta di vita al di fuori del rettangolo di gioco.
Dall’arrivo di Gattuso al timone della prima squadra le cose stanno pian piano migliorando soprattutto sul piano della preparazione fisica. E da ciò uno che ne trae maggiormente vantaggio non può che non essere per l’appunto il buon Kessiè che fa della fisicità e del dinamismo i suoi punti di forza. Fisicità, grinta, rabbia agonistica che ai più lo fanno facilmente accostare appunto al tecnico rossonero. Ma Gattuso, dal suo insediamento fino al post partita di Cagliari, ha più volte rifiutato questo paragone, ritendo il buon Franck addirittura potenzialmente più forte, in quanto più completo, per quell’attitudine al gol che sinceramente l’ex numero 8 rossonero non ha mai avuto.
Alla Sardegna Arena, dopo l’natteso vantaggio dei padroni di casa, Kessiè ha suonato la carica e si è preso sulle spalle l’intera squadra impegnando lui per primo il portiere avversario Cragno in un grande intevento (non resterà l’unico della giornata). Al triplice fischio, dopo la doppietta realizzata (il secondo tra i 4 stagionali è il primo gol realizzato su azione dall’ivoriano in maglia rossonera) ai microfoni dei giornalisti ha mostrato, oltre alla felicità per i gol e per i 3 punti, la determinazione di chi pensa già all’impegno successivo (con Lazio) ed ha affermato che quando s’ indossa una maglia importante come quella del Milan si deve sempre ambire alla vittoria.
Insomma, dentro e fuori dal campo, è stato un Kessiè da incorniciare.
This post was last modified on 22 Gennaio 2018 - 16:15