Il Milan ritrova tutta la difesa targata ”Made in Italy”. La squalifica di Rodriguez infatti ha costretto mister Gattuso ad apportare qualche cambio tattico, inserendo dunque un nuovo terzino al posto dello svizzero. La scelta di Ringhio ricadrà probabilmente su Antonelli che troverà per la prima volta la titolarità in campionato. Una difesa composta dunque dall’ex Genoa, Bonucci e Romagnoli in mezzo e Calabria a destra, un reparto tutto a sfondo verde bianco e rosso, data anche la presenza di Donnarumma tra i pali.
Un segno che ricorda gli anni d’oro del Milan di Sacchi e Capello, quando in difesa troneggiava gente del calibro di Baresi, Maldini, Tassotti, Costacurta e via dicendo. Qualcosa che fa sperare anche il nostro calcio, in confusione dalla batosta subita proprio a San Siro contro la Svezia. Un Milan portavoce del prodotto italiano, un prodotto da valorizzare e portare avanti per credere in un sogno. E se pensiamo che in rosa ci sono anche giovani italiani promettenti come Conti, Cutrone e Locatelli il discorso si fa ancora più interessante. Ovviamente nulla da togliere agli stranieri, fulcro del sistema calcistico italiano da sempre. Non a caso l’ultimo pallone d’oro in Serie A è stato portato da un certo Kakà nel lontano 2007…
Ma fermiamoci un attimo a pensare: costa davvero tanto credere in un giovane italiano cresciuto nel settore giovanile? Di risposte ne abbiamo già avute tante, basta solo continuare a crederci…
This post was last modified on 27 Gennaio 2018 - 17:15