Era il successo che mancava a questo Milan per scacciare gli ultimi fantasmi. Il Cagliari, in casa, è una grandissima squadra e l’ha dimostrato contro big come Juve e Inter. Su questo campo vincono solo le grandi, e il Milan l’ha fatto. Si, è vero che il Diavolo ha sofferto nei minuti finali, ma le grandi squadre sanno portare a casa match come questi. Con un Suso opaco e con la rete di Barella dopo pochi minuti dal fischio di inizio, il match si era fatto terribilmente in salita. Sembrava una giornata no dopo le parate strepitose di Cragno quando Kalinic si procura il calcio di rigore con un’ingenuità colossale di Ceppitelli. Kessié dal dischetto è un cecchino e riporta la gara in parità.
Ora il Milan è un gruppo forte, consapevole delle proprie qualità e capace di cogliere il momento. Poco dopo la rete del pari ecco il 2-1, firmato nuovamente Kessié su assist di Kalinic, uno dei migliori in campo. Non era facile ribaltare la gara da situazione di svantaggio sun un campo così difficile. La vittoria lontano da San Siro manca al Milan da più di 2 mesi (5 novembre Sassuolo-Milan 0-2), le pressioni erano tante ma la risposta è stata da grande club. Come evidenzia l’edizione odierna della Gazzetta dello Sport, fondamentali sono stati i due interni nel gestire la gare in entrambe le fasi.
Sicuramente, ciò che ha impressionato tutti, è stata la capacità con cui il Milan attaccava in fase di proposizione e arretrava in fase di non possesso. Tutti sapevano cosa fare in ogni porzione di campo. Squadra corta e compatta, in grado di chiudere le transizioni centrali. Biglia ha ritrovato la condizione ed è stato perfetto nell’occupare lo spazio davanti alla linea difensiva, si è procurato diversi falli che hanno permesso al Milan di respirare e ha dato sicurezza nei momenti di maggior pressione del Cagliari. Pian piano i pezzi del puzzle si stanno componendo anche se c’è ancora tanta strada da fare, come sottolineato dallo stesso Rino Gattuso.
This post was last modified on 22 Gennaio 2018 - 14:16