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Forza Milan: 5 cose da leggere questa settimana. Cutrone, Locatelli, Kaká e molto altro

PREMIATA GIOVENTÙ
“Forza Milan!” di questo mese si apre con un’intervista parallela a Cutrone e Locatelli, due amici che hanno festeggiato il 20° compleanno a pochi giorni di distanza (Patrick il 3 gennaio, Manuel l’8) e si conoscono dai tempi del settore giovanile. Entrambi sottolineano l’importanza del senso di appartenenza che hanno sviluppato durante gli anni trascorsi nel vivaio rossonero: “È un fattore che incide tanto: chi vive dall’interno la prima squadra fin da piccolo, anche solo guardandola in allenamento, sa benissimo che cosa significhi indossare questa maglia”, racconta il centrocampista.

L’ALFABETO SEMISERIO DEL 2018
Dagli anniversari da ricordare (cinquant’anni dall’accoppiata Scudetto-Coppa delle Coppe, trenta dal primo tricolore dell’era Berlusconi) allo zero alla voce sconfitte (speranza di tutti i tifosi), vi proponiamo un alfabeto semiserio in chiave rossonera. Chi non scherza è Leonardo Bonucci, autore contro il Crotone della sua prima rete rossonera e carico come non mai: “Vincere con questa maglia è un pass per la storia”. Lo sanno bene Kaká, del quale scriviamo a parte, e il nuovo Presidente della Liberia al quale non poteva che essere dedicata la lettera W: Weah, chi altri?

IL VENTO E IL LEONE
Nella sua rubrica “Perle Rossonere”, Carlo Pellegatti ci fa rivivere l’epopea di Gattuso, riuscito a lasciare una traccia indelebile nel cuore dei tifosi per il carattere indomito, lo spirito battagliero e qualche rete passata alla storia. Come la prima a Bologna datata 12 febbraio 2000, celebrata con una corsa di ottanta metri e una frase che rivela la sua genuinità: “Con i piedacci che mi ritrovo, ho addirittura fatto un gol in Serie A”. O l’ultima a San Siro, realizzata contro il Cagliari il 14 maggio 2011, giorno della festa-Scudetto iniziata in Piazza del Duomo e proseguita allo stadio.

FUORICLASSE IN SMOKING
L’addio al calcio di Kaká è stato un momento triste per tutti coloro che hanno ammirato la sua classe, il suo stile, la sua eleganza e la sua educazione fuori dal campo. La massima espressione delle sue qualità è emersa nel Milan dove ha militato per sette stagioni vincendo uno Scudetto, una Supercoppa Italiana, una Champions, due Supercoppe Europee e un Mondiale per club. Oltre ai tanti trofei, i tifosi ricordano la serata del 19 gennaio 2009, quando molti di loro si radunarono sotto la finestra della sua abitazione milanese per convincerlo a non lasciare i rossoneri e riuscirono nell’intento.

L’EUROPA DELL’EST
Tutto sul Ludogorets, il prossimo avversario di coppa dei rossoneri (andata il 15 febbraio, ritorno il 22) che si apprestano all’ennesima trasferta a Est dopo quelle in Romania, Macedonia, Grecia e Croazia. Da sei anni campione di Bulgaria, la formazione guidata da Dimitrov si è piazzata al secondo posto nel suo girone di Europa League e ha un precedente favorevole con le italiane: tre anni fa eliminò la Lazio. La stella è Marcelinho, centrocampista brasiliano diventato il miglior marcatore della storia del club. Occhio anche a Moti, difensore rumeno che in una sfida di coppa sostituì il portiere (espulso) e parò due rigori.

Fonte: acmilan.com

This post was last modified on 14 Gennaio 2018 - 12:52

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redazione