A breve, in occasione del suo ventesimo compleanno, Patrick Cutrone parlerà ai microfoni di Milan TV. Su SpazioMilan.it, la diretta testuale dell’intervista.
Sul gol più bello della sua stagione: “Sicuramente, il gol più bello è quello segnato nel derby anche se quelli contro il Bayer Monaco non li dimenticherò mai”.
Sul suo rapporto con Locatelli: “Siamo più o meno fratelli, abbiamo trascorso dieci anni insieme ogni giorno, in trasferta sempre insieme, è diventato come un fratello”.
Sul suo primo autografo: “E’ successo in Under 15, in Nazionale, contro la Germania, ho fatto tre gol”.
Sulla concorrenza: “Sicuramente, l’emulazione e la competizione in Prima Squadra contano, perché si deve dimostrare tanto e mettere in difficoltà l’allenatore, in Prima Squadra è ancora più difficile. Penso sia il minimo dare l’impegno in ogni partita, soprattutto in una squadra come il Milan”.
Sul fatto che i derby nelle giovanili possano aiutare, in Prima Squadra: “In parte, sì. In Primavera, giochi davanti a 200 persone, nei derby come il 27 dicembre giochi davanti a 60mila persone ed è un’altra cosa”.
Sui suoi obiettivi: “Penso sempre a dare di più, ogni partita e ogni allenamento, non mi baso su queste cose e sui record”.
Sui tifosi: “Il loro affetto mi fa piacere, ma ancora non ho fatto niente, è solo un punto di partenza”.
Sulla competizione che preferisce: “Quella più complicata, e che amo maggiormente, è il campionato. L’Europa League si fa sempre più difficile, sarà bello anche lì. Per quanto riguarda la Coppa Italia, secondo me, è uguale all’Europa League. Io sento la stessa emozione in occasione di ogni partita, non mi cambia tanto”.
Su Mbappe: “L’ho già affrontato, quando ci siamo sfidati, ha dimostrato di essere un grande giocatore”.
Sul fatto che si senta un predatore d’area: “I miei movimenti sono determinati dalla voglia di segnare, quindi, sì, mi ritengo tale”.
Sull’esultanza nel derby: “Mi è venuta spontanea, non ci credevo. Non sapevo cosa fare, sono poi andato ad abbracciare tutti”.
Sulla famiglia: “Averli al mio fianco è importantissimo, mi hanno fatto rimanere con i piedi per terra, devo tanto ai miei genitori”.
Sul suo rapporto con Suso: “So benissimo dove finisce la palla, quando Suso la sta passando. Tra di noi, c’è una bella intesa”.
Sulla maglia del Milan: “E’ un onore, è la squadra per la quale tifavo da bambino, amo questi colori”.