Dopo la diatriba sulle “donne di conforto” con la Corea del Sud, il governo di Tokyo riapre una vecchia disputa con Pechino, sul diritto di navigazione attorno alle isole nel mare orientale cinese, e spesso teatro di scontro diplomatico su territori che entrambi i Paesi rivendicano.
Una fregata battente bandiera cinese, e un sottomarino emerso non identificato – che il Giappone pensa sia appartenente alla flotta di Pechino – sono stati avvistati nel confine adiacente alle acque territoriali vicino le isole Senkaku. Si tratta del secondo avvistamento, dopo quello del giugno 2016,
informa il ministero della Difesa nipponico, che ha convocato l’Ambasciatore cinese in Giappone, esprimendo grande disappunto.
L’arcipelago della discordia, che la Cina chiama Diaoyu, consiste in cinque isolotti disabitati nel mare orientale cinese, a metà strada tra il Giappone, la Cina e la stessa Taiwan, che a sua volta reclama la propria sovranità . Le acque della regione sono ricche di pesca e ingenti riserve di gas e petrolio, oltre a rappresentare un nodo importante per le rotte nautiche dell’area.