La tecnologia di riconoscimento del volto si sta diffondendo sempre più a macchia d’olio, dai pagamenti allo sblocco dell’iPhone. Dopo Mosca anche una città cinese testa il sistema di riconoscimento facciale applicato alle telecamere.
Il programma è nella città cinese di Xinjiang, una regione al confine con la minoranza musulmana di Uighur: sovrappone i volti catturati ad una lista di persone sospette, per prevedere e contrastare gli attacchi terroristici prima che si verifichino.
“Un sistema come questo è ovviamente adatto al controllo delle persone – ha spiegato Jim Harper, esperto di antiterrorismo ed ex funzionario della sicurezza nazionale degli Stati Uniti -. Non sarà più necessaria la frase ‘Documenti, per favore’ simbolo di una tirannia del passato. Ora, i funzionari governativi non avranno più bisogno di chiedere”.
This post was last modified on 22 Gennaio 2018 - 12:21