La corsia di sinistra è tornata a correre. Uno dei meriti che vanno dati a Gennaro Gattuso, oltre a quello di essere tornato finalmente al modulo con la difesa a 4, è quello di essere riuscito – si spera in maniera definitiva – a sistemare la catena mancina, quella che è sembrata essere l’ingranaggio mal funzionante della macchina Milan. Infatti, nonostante le vicissitudini tra Abate e Calabria, autore contro il Crotone di un’ottima prestazione, in attesa del rientro di Andre Conti, la fascia di destra è apparsa da subito quella più fluida e produttiva, con Kessié pronto a recuperare palloni e Suso, al momento il miglior marcatore milanista del campionato, pronto come Re Mida a trasformarli in oro.
Dopo mesi di Montelliani esperimenti, il neo mister rossonero con il 4-3-3 sta provando a risolvere definitivamente il problema dando più spazio a Bonventura, che con l’Aeroplanino aveva faticato a guadagnarsi una casella da titolare, davanti a Ricardo Rodriguez che, nonostante il periodo di scarsa brillantezza che sta attraversando, ha dimostrato ad inizio stagione di essere un valido elemento, capace di rendersi pericoloso in fase offensiva e a contribuire alla causa con discese e cross invitanti per le punte, anche e soprattutto da calcio piazzato, e che dunque non si tocca.
L’ultima mossa di Gattuso – sperimentata negli ultimi minuti del derby di Coppa Italia e poi riconfermata a Firenze e dal primo minuto contro il Crotone – Calhanoglu a completare la corsia e nello stesso tempo il tridente d’attacco, con Cutrone e Suso. Il turco, che per caratteristiche predilige giocare da fantasista, con la libertà di svariare nella trequarti avversaria, si sta mettendo a disposizione del mister e, oltre ad aver ritrovato concretezza e cattiveria agonistica, che nei primi mesi non sembrava avesse dimenticato, pare aver capito come muoversi in quella frazione del campo, rendendosi disponibile anche con ripiegamenti difensivi.