Archiviato il pareggio rocambolesco contro il Benevento per il Milan c’è la sfida contro il Rijeka nell’ultima giornata dei giorni di Europa League. Come di consueto, mister Gennaro Gattuso interverrà in conferenza stampa. Seguila con noi.
LA CONFERENZA DI GATTUSO IN PILLOLE
Sui giocatori del Rijeka: “C’è Misic e Braderic che sono fuori. Ci sono giocatori importanti con un po di problemi. Non so se sto dicendo cavolate, ma anche a loro mancano calciatori importanti. Ci tengo alla partita, potevo portare qualche ragazzo della Primavera, ma non mi sembra il caso di sottovalutare nessuno. Non è il momento”.
Sul gol di Brignoli: “Non posso nemmeno rimproverare i ragazzi, perchè con il Benevento eravamo in marcatura a zona, essendo una punizione dalla trequarti. Il giocatore che sbaglia è Ignazio Abate, perchè facendo un passo avanti forse avrebbe potuto prendere la palla. Non stavamo marcando a uomo, ma a zona”.
Su Kalinic: “Ieri abbiamo fatto dei carichi importanti. Vedo dei ragazzi che hanno una grandissima voglia. La scelta di lasciare qualcuno a casa è stata dettata per riuscire a mettere un po’ di forze nelle gambe e stare un po’ meglio- Kalinic l’ho visto molto pimpante e con grande voglia, sicuramente il gol contro il Benevento gli ha fatto bene”
Su Biglia: “Deve migliorare, non sta al 100%. Domani giocherà, come giocherà anche Manuel. Non stiamo benissimo a livello fisico, ma non deve essere un’alibi. Sappiamo che dobbiamo migliorare. I giocatori che sono arrivati non stanno dando quello che dovevano dare. Da Kessie e Kalinic, per fare un esempio. L’anno scorso avevano un altro passo. E’ evidente che non siamo brillanti. Bisogna anche mettere in condizione i giocatori di rendere al massimo
Sulla sua prima partita in Europa da giocatore: “Era un Chelsea-Milan e in panchina c’era Zaccheroni, dall’altra parte avevo contro Deschamps e Desailly. C’era grande emozione, devo dire che è stata una partita molto difficile e abbiamo pareggiato 0-0”.
Su Paletta: “E’ un giocatore del Milan che si allena con grande voglia e grande veemenza. Da parte mia non c’è nessun regalo. Domani partirà dal primo minuto. L’ho visto bene, si allena bene ed è giusto dargli minutaggio”.
Sul Rijeka: “E’ una squadra che rispecchia il carattere del proprio allenatore e dei propri tifosi. Ho visto una squadra forte tecnicamente e che partiva dal basso senza buttare via il pallone. Ho visto una squadra ben organizzata”.
Sull’atmosfera di domani: “Ho visto che atmosfera hanno portato i tifosi del Rijeka nel match di andata. Erano in 4000, ma sembravano in 20.000. Mi aspetto la stessa atmosfera anche domani”.
Su cosa si aspetta: “Dai giocatori mi aspetto di vedere una squadra che sappia soffrire, che abbia voglia. L’età media di questa squadra è 21 anni, però voglio vedere il senso di appartenenza e che, nei momenti di difficoltà, non diamo la sensazione di aver paura di vincere. Voglio una squadra che sia consapevole di essere forte, anche se dobbiamo migliorare tanto”.
Sull’Europa League: “L’ho fatta la Coppa Uefada calciatore con il Milan, abbiamo perso 4-0 con il Dortmund in Germania e non siamo riusciti a recuperarla in San Siro. E’ stato emozionante il debutto sulla panchina del Milan. Sarebbe stato bello allenarsi qua allo stadio prima della partita, ma poi abbiamo dovuto cambiare programma perchè dovevamo lavorare con alcuni giocatori che sono rimasti a casa”.
Sugli assenti: “Devono recuperare, ho preferito lasciarli a riposo perchè abbiamo fatto un lavoro importante sia ieri che oggi. La scelta è motivata così”.
Sulla condizione: “Sono 8 giorni che lavoro con questa squadra e in 8 giorni non si può migliorare la condizione fisica. Non è un caso che il Milan corra meno di tutti in Serie A, dopo il Torino. Stiamo facendo dei carichi di lavoro importanti. Ed è per questo che ci stiamo lavorando. Non è un alibi, ma dobbiamo andare piano piano. Non possiamo caricare troppo, perchè si rischia che si facciano male i giocatori. I ragazzi mi stanno dando una grandissima mano e ci stanno mettendo grandissima voglia”.
Sulla partita: “Per noi è importante. Per la classifica non conta nulla, ma a livello mentale ci serve come il pane un risultato importante. Viene data la possibilità a chi giocato meno di giocare e voglio vedere dei giocatori che mi dimostrino voglia e che mi mettano in difficoltà. Giocando in Europa con la maglia del Milan bisogna sempre avere rispetto e impegnarsi fino alla fine”.