“Onorare la maglia, adesso conta solo questo”. E’ la vigilia di Natale, ma la pancia del tifo milanista è in pieno fermento. C’è da digerire la sconfitta di ieri (l’ottava in campionato) contro l’Atalanta, ma anche da preparare un derby secco di Coppa Italia in programma mercoledì a San Siro. E il leader della Curva Sud, Giancarlo Capelli, racconta a SpazioMilan lo stato d’animo dei tifosi.
Qual è la linea per il derby?
“E’ molto chiara: c’è un derby, è una partita molto delicata. Bisogna star vicino alla squadra, poi vedremo in seguito. In questo momento conta la maglia prima degli uomini. Prendere una posizione negativa ora non sarebbe assolutamente utile”.
Gattuso si è voluto prendere addosso i vaffa, ma di chi è la colpa?
“Gattuso si è assunto una grandissima responsabilità nell’accettare questa situazione. Credo che la preparazione sia stata scandalosa, perché i giocatori non stanno letteralmente in piedi. Purtroppo Rino ha grande volontà, ma dipende da chi va in campo”.
Sarà tregua anche con Donnarumma?
“Quello che dovevamo dire l’abbiamo detto. In questo momento non è utile dargli continuamente addosso, anche perché francamente non si capisce nulla di quella situazione. Continuare ad affondarlo sarebbe controproducente, visto che già siamo conciati male”.
Vi sentite traditi?
“Nessun tifoso avrebbe creduto di trovarsi in questa situazione. Poi vedi 45mila persone per un Milan-Atalanta e vuol dire che si continua a credere in questa squadra”.
Si parla di un ritorno di Montella, qualora Gattuso dovesse perdere ancora…
“Non ci voglio nemmeno pensare, piuttosto ne prendano un altro… A cosa servirebbe tornare indietro? Certo, mi aspettavo che con l’innesto di Ringhio qualcosa potesse cambiare, invece abbiamo toccato il fondo. Dov’è la grinta?”.
Giusto sospendere il ritiro?
“No, dovevano rimanerci almeno fino alla prossima vittoria”.