Sabato, in occasione del lunch match della diciannovesima giornata di campionato, un Milan reduce dal successo nel derby di Coppa Italia farà visita alla Fiorentina.
Gli ultimi cinque precedenti.
25 settembre 2016 – Fiorentina-Milan 0-0.
23 agosto 2015 – Fiorentina-Milan 2-0 (38′ Alonso; 56′ rig. Ilicic).
16 marzo 2015 – Fiorentina-Milan 2-1 (56′ Destro; 83′ Gonzalo Rodríguez; 89′ Joaquin).
26 marzo 2014 – Fiorentina-Milan 0-2 (23′ Mexes; 64′ Balotelli).
7 aprile 2013 – Fiorentina-Milan 2-2 (14′ Montolivo; 62′ Flamini; 66′ rig. Ljajic; 73′ rig. Pizarro).
L’ultima volta.
E’ il posticipo della sesta giornata di campionato. Il Milan, che nei due turni precedenti ha superato Sampdoria e Lazio, affronta una Fiorentina momentaneamente a quota sette punti. La prima palla gol della gara è dei padroni di casa. Dopo due minuti, Ilicic, sulla trequarti, si accentra e prova la conclusione: la palla esce di pochissimo. La risposta del Milan arriva al 18′, con Niang, che, dopo una serie di rimpalli, si trova a tu per tu con Tatarusanu: la sua conclusione, tuttavia, finisce alta. Al 23′, arriva l’episodio che potrebbe cambiare la gara. Calabria trattiene in area Borja Valero: il direttore di gara non ha dubbi, è calcio di rigore. Dal dischetto, si presenta Ilicic, che centra il palo. Si resta sullo zero a zero. Il Milan prova a riorganizzarsi, ma, quando chiamato a ripartire, fallisce alcune potenziali occasioni. Al 57′ e al 67′, Donnarumma è bravo a opporsi alle conclusioni di Kalinic e Borja Valero, mentre, al 63′, la retroguardia toscana era riuscita a murare una pericolosa conclusione di Suso. Ma non finisce qui. All’84’, infatti, i rossoneri hanno la chance per vincere la gara: cross di Calabria da destra, Bacca anticipa Sanchez e, in mezza rovesciata, mette fuori di un nulla. All’ultimo istante, infine, Luiz Adriano, pressato dai centrali dei gigliati, cade in prossimità del limite dell’area. I rossoneri chiedono il fallo, ma il signor Orsato lascia proseguire, prima di decretare, nei secondi successivi, la fine della partita.