La sconfitta di Verona non poteva passare inosservata. Il Milan ha fatto l’ennesima figuraccia in questa stagione e la società ha deciso di dare una scossa importante, per certi versi anche inaspettata. Squadra in ritiro con data da destinarsi. Decisione forte, fortissima che rappresenta il momento nero del Diavolo. La classifica piange, i risultati non arrivano e anche sul fronte politico le notizie non sono confortanti. Dunque tutti assieme a Milanello, il gruppo deve capire cosa significa indossare la maglia rossonera.
Secondo indiscrezioni riportate dall’edizioni odierne della Gazzetta dello Sport e Corriere dello Sport, i giocatori non sembrano aver preso bene la decisione della società. A Milanello i musi erano lunghi e si spera che il ritiro punitivo possa interrompersi in caso di successo sabato contro l’Atalanta. Anche se Marco Fassone non ha assicurato nulla. Il clima è davvero pesante, teso. Ieri la squadra ha cominciato l’allenamento in palestra per circa un’ora, dopo si è lavorato sull’aspetto tecnico-tattico. Gattuso sta cercando di creare un gruppo vero, coeso capace di invertire una stagione sin qui fallimentare. La testa è il problema, e l’obiettivo primario di Ringhio è costruire una squadra forte mentalmente. I primi ad arrivare al campo di allenamento il capitano Bonucci, Storari e Bonaventura, assieme naturalmente a mister Gattuso e al suo staff.
Ieri sera, mentre l’amministratore delegato Marco Fassone era impegnato al megastore della Mondadori in Piazza Duomo per la presentazione del libro ‘Favole portafortuna per tifosi milanisti da 0 a 99 anni‘, il direttore sportivo Massimiliano Mirabelli ha cenato con la squadra per far sentire la sua e la vicinanza della dirigenza in un momento così difficile. Il Milan deve ripartire e solo i prossimi match potranno testimoniare che il gruppo si è ritrovato ed è pronto per rialzare la testa in questa stagione disastrosa.
This post was last modified on 20 Dicembre 2017 - 09:53