Dal nostro inviato a Milanello, Christian Pradelli
Non è stata certamente una settimana pre-natalizia facile in casa Milan. La bruttissima sconfitta di Verona, l’ennesima di questa stagione, ha convinto la società a mandare tutti in ritiro in vista della gara di domani contro l’Atalanta. Sarà servito? Le prime indicazioni arriveranno dalla conferenza stampa di mister Gennaro Gattuso, che potete seguire con noi in diretta.
LA CONFERENZA DI GATTUSO IN PILLOLE
18.20 – Termina la conferenza di Gattuso
– Sulla condizione fisica: “A gennaio stiamo fermi solo una settimana, la mia preoccupazione principale da quando stiamo proponendo il nuovo lavoro fisico è di non perdere nessuno per strada e sinora, a parte Calhanoglu, ci sta andando bene. Speriamo continui così perchè è una componente fondamentale per noi, qualcosina a livello fisico siamo migliorati, andiamo in difficoltà quando dobbiamo allungare sui 70-80 metri, perdiamo lucidità”
– Sull’anniversario della vittoria di Doha: “I giocatori che l’anno scorso hanno vinto e quelli che sono qui da qualche anno devono mettere a disposizione la loro esperienza per aiutare chi è arrivato da poco e fargli capire cosa significa vincere qualcosa in questo club
– Sulla rosa: “So che abbiamo giocatori che sono protagonisti nelle loro Nazionali, ma bisogna metterli insieme e farli ragionare con una sola testa. Vedo la qualità, ma non giochiamo da squadra”
– Su come uscire da questo momento: “Non bastano le vittorie, serve qualche faccia incazzata in più e qualche parola in più da parte dei veterani. Senza mentalità, ne vinci due ma poi ci ricaschi, mentre noi non dobbiamo pensare soltanto al nostro orticello ed ognuno deve metterci qualcosa di più. Servirà del tempo? Si, sono io il primo responsabile”
– Sul clima della dirigenza: “Quando parlo con Han Li, con Fassone o con Mirabelli mi chiedono sempre se possono fare qualcos’altro, quindi non so come si possa dire che abbiamo una società assente. Discutiamo del perchè non riusciamo ad esprimere in campo quello che facciamo in settimana”
– Sulla classifica: “In questo momento dobbiamo pensare partita per partita, non siamo nelle condizioni di fare delle tabelle”
– Sull’impiego di Calhanoglu: “Lo vedrete domani, non vi dirò chi gioca al posto di Suso”
– Sulle sensazioni del gruppo (domanda di SpazioMilan.it): “Non ho la sensazione che i giocatori non sappiano dove siano, ma in tanti la giovane età non li rende capaci di reagire. La vittoria di Verona poteva farci cambiare la stagione, vedevo atmosfera positiva e che ci credevano veramente. Poi è venuto un risultato bruttissimo, ma vedo ragazzi che fanno di tutto per poter migliorare, ma quando sbagliano si deprimono e devi stare lì a motivarli”
– Sulle tante occasioni sprecate contro il Verona: “I numeri sono belli ma spesso non hanno una logica perchè puoi perdere anche facendo trenta tiri in porta. E’ l’interpretazione che sta mancando, perchè abbiamo facilità nell’arrivare davanti, ma fatichiamo in transizione e su questo dovremo lavorare. Soffriamo quando troviamo avversari veloci, sulla costruzione di gioco sono molto contento. Dobbiamo essere meno polli”
– Su un eventuale clima ostile a San Siro: “Spero non succederà, ma lo temo, perciò dovremo partire bene per portare subito i tifosi dalla nostra parte. Spero ci appoggeranno per novanta minuti ed al massimo ci contesteranno alla fine”
– Sulla durata del ritiro: “Eravamo rimasti per restare quattro-cinque giorni fino alla partita con l’Atalanta, ma cambia poco perchè il 27 c’è la Coppa Italia contro l’Inter”
– Sulle aspettative per domani: “Non voglio che giochino dritto per dritto perchè loro ci verrebbero addosso, dovremo riuscire a non sbagliare in uscita e fare le scelte giuste. Mi aspetto la stessa mentalità dei primi venti minuti con Bologna e Verona, di essere corti e tenere botta agli avversari. Servirà una partita di grandissimo sacrificio per portare la vittoria a casa”
– Ancora sul ritiro: “Dovevamo dare un segnale alla piazza, perchè bisogna assumersi le responsabilità della figuraccia. Vedo grandissimo impegno e ritmi altissimi in settimana ed infatti non mi spiego. Nessuno è lavativo, nessuno si limita al compitino in allenamento: dobbiamo portare queste cose in campo. A Verona dopo lo svantaggio sembrava potessimo recuperarla, ma purtroppo siamo fragili”
– Su Bonucci: “Una settimana fa ho detto che è sempre il primo a metterci la faccia e a non tirarsi indietro e lo confermo: è un esempio perchè tutti i compagni lo seguono. Nè lui nè Gigio mi hanno detto di volersene andare”
– Sulla volontà di Berlusconi di vedere le due punte: “Non è nulla di nuovo, Berlusconi me l’ha detto dal primo giorno. Quando giocavo diceva le stesse cose, è il segreto di Pulcinella. Ma in questo momento devo valutare le caratteristiche dei giocatori che alleno. Suso nelle ultime settimane sta facendo un po’ il trequartista, ma sono cose su cui bisogna lavorare tanto. Il DNA del Milan sono le due punte, ma in passato abbiamo vinto tanto anche con due mezzepunte ed un centravanti”
– Sulle presunte dimissioni: “Non ci ho mai pensato, sono andato in sede solo per decidere sulle modalità del ritiro. Quando ho accettato questa grande chance sapevo ci fossero state delle difficoltà. Mi sento addosso le responsabilità di tutti i 400 milioni di tifosi nel Mondo”
– Ancora sul ritiro: “Si allena la mentalità, la condizione fisica non basta e bisogna andare alla ricerca della consapevolezza. Ho la sensazione che la mia squadra tante volte non percepisce il pericolo. E’ in questo che dobbiamo migliorare, ma il primo responsabile sono io. Dopo un punto con Benevento e Verona il ritiro era il minimo. Sono state scritte tante falsità sul fatto che la squadra non lo voleva, non c’è stato un solo giocatore a ribellarsi. Non è un rimedio antico”
– Sull’Atalanta: “E’ una squadra che vola ha cattiveria agonistica e vengono sempre in vanti. La loro condizione migliora minuto per minuto, nonostante abbiamo fatto le stesse partite c’è grande differenza tra di noi. Dopo Bologna e Verona non ero soddisfattissimo perchè quando sbagliamo diamo sempre la sensazione di subire gol”
– Sul ritiro: “Sicuramente siamo stati più di qualche ora insieme, è stato belle vedere le famiglie e tanti bambini. Abbiamo fatto una cena con lo staff, abbiamo lavorato qualche ora in più in campo. Ma il problema di questa squadra non è come lavora. Il veleno non è spaccare le gambe agli avversari, ma dare qualcosa in più e correggere gli errori in campo. Questa squadra alla prima difficoltà scompare dal campo, lo si vede dai filmati delle partite”
17.40 – Comincia la conferenza di Gattuso
This post was last modified on 22 Dicembre 2017 - 18:45