Nell’edizione odierna del Corriere della Sera vengono spiegati i motivi del no dell’Uefa, non unanime, al voluntary agreement. “A oggi ci sono ancora delle incertezze per quanto riguarda il rifinanziamento del debito che deve essere rimborsato a ottobre 2018 e le garanzie finanziare fornite dal proprietario Yonghong Li”. Le motivazioni dell’Uefa spiegano bene che cosa è mancato al Milan per essere il primo club che accedeva a questo strumento, scampando quindi le sanzioni per le violazioni del fair play finanziario del triennio precedente. Le sanzioni invece ci saranno e si conosceranno in primavera quando l’Uefa dovrebbe proporre una multa, delle restrizioni nella rosa per l’Europa e delle limitazioni al costo totale dei giocatori.
This post was last modified on 16 Dicembre 2017 - 11:02