Oltre che sul campo, il Milan deve vincere anche le partite in ambito societario, con due fronti aperti: uno a Nyon per il voluntary agreement con l’UEFA, l’altro a Londra e relativo al rifinanziamento del debito contratto col fondo americano Elliott al momento del closing. L’edizione odierna del Corriere della Sera scrive che i rappresentanti del fondo Highbridge si sono riuniti per tutta la settimana col management milanista per studiare il piano d’investimento. In particolare, i britannici sono disponibili a prestare oltre quattrocento milioni, a patto, però, che Yonghong Li si impegni concretamente a garantire la continuità aziendale del club rossonero. Anche perchè, sempre stando a quanto riferisce il quotidiano, nelle scorse settimane in via Aldo Rossi si sarebbero presentati alcuni intermediari in rappresentanza di potenziali acquirenti. Tra questi intermediari, anche Roberto Poli, ex presidente di Rizzoli ed ENI, a cui il club rossonero ha fatto sapere che per il momento Yonghong Li non intende vendere il club, ma al massimo cercare un socio di minoranza.