E’ stata raggiunta, dopo quattro anni di negoziati, un’intesa tra le istituzioni europee per ulteriori misure che rientrano nella stretta dei dazi antidumping, che verrà applicata anche alla Cina. Consiglio, Parlamento e Commissione hanno concordato una serie di provvedimenti complementari al nuovo meccanismo già adottato il mese scorso che, senza oneri supplementari per le imprese, facilita l’avvio di dazi antidumping rimpiazzando la “lista nera” Ue dei Paesi non a economia di mercato.
Il nuovo pacchetto che rafforza gli strumenti di difesa commerciale europea accorcia infatti i tempi delle indagini antidumping, consentendo quindi di arrivare all’applicazione dei dazi in tempi più rapidi, e li aumenta allo stesso tempo.
Verranno inoltre presi in considerazione anche i costi sociali e ambientali nel calcolo dei dazi, mentre verrà messo in piedi un help desk per le pmi per gestire le denunce di dumping e le relative indagini. La legislazione si applicherà anche alle zone economiche esclusive, principalmente quelle situate offshore e usate per la produzione di energia, in modo da evitare “buchi” sul territorio europeo.
This post was last modified on 7 Dicembre 2017 - 17:10