Con la testa e con il cuore Patrick Cutrone ha conquistato, o per meglio dire, confermato la fiducia di Rino Gattuso nei suoi confronti. L’attaccante rossonero è stato uno dei migliori nella gara di ieri sera vinta dal Milan sul Verona per 3-0, imponendosi fisicamente sugli avversari, giocando palla per i compagni e mettendo anche il pallone in rete. In parole povere il solito lavoro svolto ”alla Cutrone”.
La grinta del giovane centravanti – che sembra essere tutt’altro che un diciannovenne alle prime armi – l’ha fatta da padrone nella partita, innescando probabilmente qualcosa nella mente di Gattuso. Cutrone sembra un po’ come lui, un guerriero al servizio del grande Milan, un Milan da rilanciare, un Milan alla ricerca del suo bomber forse da troppo tempo. Il momento sembra esser arrivato ma adesso Patrick ha bisogno di giocare con continuità, pronto a dare il massimo per diventare un punto fermo della sua squadra.
Cutrone ha segnato il terzo ed ultimo gol del Milan, un gol molto importante e bello da vedere, un gol da vero rapace d’area di rigore: spalle alla porta, stacco di testa poderoso e palla all’incrocio, sembra quasi una formula magica. L’essenza di questa marcatura è intrisa anche nel magnifico gesto che lo stesso attaccante ha compiuto successivamente: l’abbraccio con Rino Gattuso. Un abbraccio che potrebbe risultare naturale per molti ma che invece possiede forse qualche informazione più dettagliata.
Patrick aveva gli occhi della tigre e lo sguardo perso nel vuoto durante quei pochi secondi, come se volesse far capire indirettamente qualcosa al suo allenatore, pronto a concedergli tutte le occasioni possibili ed immaginabili. La ricetta sembra quella giusta: molto talento, tanta grinta e anche un certo feeling con Gattuso. Le prospettive ci sono, i risultati anche, adesso spazio a tutti i miglioramenti e alla titolarità. Let’s go Cutrone!