Il personaggio più discusso di queste ultime ore è indubbiamente Giampiero Ventura, il primo responsabile del crollo del calcio italiano, fuori dopo 60 anni dai prossimi Mondiali di Russia. Queste le dichiarazioni rilasciate dal ct in conferenza stampa: “E’ difficile parlare di calcio adesso. L’unica cosa che posso fare è chiedere scusa agli italiani. Chiedo scusa per il risultato, non per l’impegno e per volontà. Sulle dimissioni posso dire che è un argomento che potrà essere trattato, ma non dipende da me. Ma non ho uno stato d’animo per affrontare. Ci vedremo, dirò tutto quello che ho passato e penso. Prima ne parlo con la Federazione e poi lo comunico, qualsiasi essa sia. La colpa è di non aver segnato in due partite. Sono nel calcio da tanti anni, questa è la cosa prominente. Qualsiasi altra parola è abbastanza inutile. Il fatto che De Rossi, Buffon e gli altri senatori lasceranno la Nazionale lo sapevamo già. La posta in palio era il Mondiale, il loro Mondiale, ma anche quello di tutti gli altri. Se posso anche il mio, a essere sincero. Non mi sono dimesso perché non ho ancora parlato con il presidente. Quando ottieni un risultato, meritato o immeritato conta poco, quando non lo fai la colpa è dell’allenatore. Dal punto di vista sportivo è pesantissimo, ero convinto che ci fosse una volontà feroce, ma il calcio è fatto di questo. Sono orgoglioso di aver allenato grandi campioni e altri che spero possano diventarlo. Sono dispiaciuto perché lo stadio, stasera era davvero emozionante. Ho capito per l’ennesima volta cosa significa allenare la nazionale“.