Domani sera il destino di Vincenzo Montella dipenderà molto dalla schedina, ovvero dal segno che uscirà fuori al termine del match tra Sassuolo e Milan. 1, X o 2, variabili che fanno tutta la differenza del mondo per un tecnico ormai all’esami finale. Il tecnico rossonero è arrivato al famoso punto di non ritorno: se a Reggio Emilia la festa fosse neroverde, l’esonero sarebbe inevitabile. E il Sassuolo si confermerebbe un divora-allenatori rossoneri.
C’è una sorta di ultimatum, come scrive la Gazzetta dello Sport, che riguarda Montella. Il tecnico rossonero non può fallire l’appuntamento prima della sosta. La dirigenza rossonera non è rimasta delusa per via del risultato, visto che un pareggio in Grecia ci può anche stare, ma per l’atteggiamento della squadra: molle, senza idee e senza anima, nonostante la presenza in formazione di elementi caratterialmente molto stimabili, da Bonucci a Montolivo, i due capitani che hanno confermato dopo l’ultima sfida che il gruppo pecca di personalità. A detta della rosea i vertici di via Aldo Rossi hanno messo la sfida contro l’AEK sullo stesso piano di quella con la Samp, ovvero il punto ritenuto più basso in campionato.
Una situazione limite per Montella, che in campionato ha ottenuto pochi punti rispetto al previsto, con dati che fanno preoccupare: il Milan tiene bene il pallone ma non è in grado di rimontare, una volta che va sotto arriva puntualmente la sconfitta. Il licenziamento del preparatore Marra non sembra oggi essere stato così utile, visto che il problema dei rossoneri non sono le gambe bensì una testa ancora troppo poco vincente e reattiva.