Numero 10 mancino, cresciuto nel vivaio rossonero, il fiuggino Giuseppe Incocciati incide il suo nome nelle pagine non certo più esaltanti della storia del Milan: quelle della retrocessione in serie B.
Dopo l’esordio nel 1981, è proprio in cadetteria che “Beppe”, divenuto nel frattempo titolare della squadra di Castagner, fornisce le sue migliori prestazioni, contribuendo in maniera decisiva alla promozione in Serie A.
Non è mai stato un goleador di razza e, infatti, in 96 partite ufficiali in rossonero segna appena 9 gol, la maggior parte dei quali in seconda divisione.
Lasciato Milanello all’alba dell’epopea berlusconiana, inizia il suo tour personale tra Ascoli, Atalanta, Empoli, Pisa, Bologna e Napoli. Con la maglia dei partenopei segna, peraltro, il gol della bandiera in un Milan-Napoli 4-1 del 1991.
Appesi gli scarpini al chiodo, si dedica, prima, a fare l’allenatore, in particolare di Avellino, Cisco Roma e Martina Franca e, poi, il commentatore, per Tv nazionali e locali.
This post was last modified on 10 Novembre 2017 - 13:12