La mediocre stagione 1921-22, conclusasi con un misero nono posto, convince l’allora patron rossonero Piero Pirelli, lungimirante imprenditore meneghino, ad assumere un allenatore professionista, il primo (e il primo straniero) della storia del Milan.
La scelta ricade sull’austriaco Ferdi Oppenheim, il cui arrivo coincide, peraltro, con il cambio di nome della massima serie nostrana, che da prima categoria viene ribattezzata in Prima divisione.
I risultati della squadra non sono, però, quelli sperati: nella prima stagione sotto la guida dell’austriaco i rossoneri si piazzano, infatti, al quarto posto, a meno tredici dalla capolista Genoa, e nella seconda va ancora peggio, con un ottava posizione.
A fine anno, Pirelli, ormai esasperato, decide di cambiare sede sociale e allenatore, per sfatare la maledizione che da 15 anni (dalla nascita dell’Inter) si è abbattuta sulla sponda rossonera del Naviglio.