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Editoriale

C’è la sosta per la Nazionale (speriamo bene!), ma il Milan sta comunque “giocando” due partite fondamentali per il suo futuro

Laureatosi in Giurisprudenza nel 2015, Giovanni D’Avino è giornalista pubblicista dal 2016. Praticamente nato con la passione per il giornalismo ed il calcio, soprattutto quello a tinte rossonere, nel dicembre 2012 entra a far parte di SpazioMilan.it, per il quale attualmente svolge il ruolo di Coordinatore di redazione. Da alcuni anni collabora anche con il settimanale calcistico Corriere del Pallone.

Brevissima premessa sul playoff mondiale Svezia-Italia: la sconfitta nell’andata di venerdì a Stoccolma ha confermato che gli Azzurri sono entrati da settembre a questa parte in un tunnel di gioco e risultati pessimi, dal quale il ct Ventura sembra non riuscire a tirarli fuori. D’altro canto, il punteggio di 1-0 lascia tutto aperto per il ritorno di domani a San Siro, soprattutto in considerazione della modestia degli avversari, e pertanto ogni sentenza va rimandata a dopo il match del Meazza. Ma una cosa la si può dire anche adesso: ai piani alti della FIGC urgono riflessioni immediate e profondissime sul momento attuale del movimento calcistico nostrano, al di là che Bonucci e co. riescano o meno a conquistare il biglietto aereo per la Russia.

Detto questo, torniamo a soffermarci sul nostro Milan: la vittoria di Reggio Emilia col Sassuolo – in virtù della regola non scritta del calcio secondo la quale durante le soste ci si ricorda solo dell’ultimo risultato – ha ridato un po’ di serenità all’ambiente rossonero. Serenità che è sicuramente preziosa nella marcia di preparazione ed avvicinamento al complicatissimo match di sabato prossimo in casa del Napoli. Con la maggior parte dei giocatori partiti per le Nazionali, e soprattutto con l’assenza di calcio giocato, l’attenzione intorno al club di Via Aldo Rossi si è spostata su altri fronti ed in particolare su quello societario, dove Marco Fassone ed Han Li stanno portando avanti una duplice partita “extracalcistica”, fondamentale per il futuro a breve e medio termine del club rossonero.

La prima partita si sta giocando a Nyon, dove giovedì l’amministratore delegato ed il direttore esecutivo hanno consegnato all’UEFA Club Financial Control Body il dossier di 150 pagine sul business plan del club, attraverso il quale si è avanzata al massimo organismo calcistico continentale, che sinora non lo ha mai concesso, la richiesta di voluntary agreement, ovvero un accordo col quale, con la promessa di tenere sotto controllo i conti e rispettare pertanto il Fair Play Finanziario, un club può evitare multe e restrizioni nelle competizioni europee. Per il momento, la commissione di sette membri guidata dall’ex primo ministro belga Yves Leterme ha deciso di prendersi qualche giorno di tempo per valutare al meglio il piano rossonero, ma la risposta definitiva arriverà comunque entro Natale. Previsioni? Difficile farne perchè dalla Svizzera non trapela nulla, anche se l’ANSA, citando fonti interne a Via Aldo Rossi, parla di “una moderata fiducia sull’esito della richiesta anche per via del clima di trasparenza e del livello di approfondimento con cui si è svolto il confronto, definito molto intenso“.

L’altro match essenziale per l’avvenire del Milan targato Yonghong Li si sta invece giocando a quasi 900 kilometri di distanza, e più precisamente a Londra, dove ha la propria sede la BGB Weston, una società di finanziamento, che, dopo aver fatto lo stesso in passato con alcuni team di Premier League e Liga spagnola, aiuterà il club rossonero a rifinanziare il debito di 303 milioni contratto, in parte dal Milan ed in parte personalmente dal suo proprietario, con il fondo americano Elliott nell’imminenza del closing. Come? L’advisor britannico ieri ha sottoscritto un accordo col quale si impegna in via esclusiva per otto settimane a trovare una banca o un altro fondo disposti a subentrare alla società di Paul Singer e concedere dunque a Fassone e soci un termine più lungo – dai tre ai cinque anni – per rientrare dall’esposizione debitoria. Una vera e propria boccata d’aria per l’attuale management, che avrebbe il tempo necessario per mettere in pratica i programmi di sviluppo del brand rossonero nel Mondo, soprattutto sui mercati asiatici.

Twitter: @Juan__DAv

This post was last modified on 11 Novembre 2017 - 19:41