Primo obiettivo stagionale raggiunto, come dichiarato anche da Vincenzo Montella. Il Milan era chiamato a vincere per chiudere il discorso qualificazione, e così è stato. Dopo il brivido iniziale, i rossoneri hanno saputo reagire e hanno asfaltato l’Austria Vienna per 5-1. Cutrone e André Silva protagonisti assoluti. Le loro doppiette hanno deciso il match e, grazie al pareggio dell’Aek Atene,il Milan è aritmeticamente primo nel suo girone con un turno di anticipo. Oggettivamente, le squadre affrontate in Europa League erano assolutamente alla portata, ma vincere aiuta a vincere e porta morale in un gruppo che in questo momento necessita di fiducia.
Dopo aver centrato la qualificazione ai sedicesimi di Europa League, il Milan non può assolutamente rilassarsi e deve preparare la sfida di domenica a San Siro contro il Torino. Ora testa al campionato, perché c’è una classifica da risalire il prima possibile sfruttando eventuali passi falsi delle squadre che precedono i rossoneri in classifica. Il calendario non è troppo impegnativo per gli uomini di Montella ma, nel calcio, conta il campo. In questo momento il Milan è settimo, a -16 dal Napoli capolista e a -11 dalla Roma (con una partita in meno da recuperare sul campo della Sampdoria) che occupa la quarta posizione, l’ultima che garantirebbe l’accesso alla prossima Champions League. C’è ancora tanta strada da fare ma nulla è impossibile e il Diavolo è chiamato semplicemente a vincere le prossime gare.
Da qui alla fine del girone di andata, il Milan è atteso da partite contro avversari decisamente alla portata, dunque è lecito aspettarsi un cambio di marcia importante che permetta ai rossoneri di riavvicinare la parte alta della classifica, al momento, molto lontana. In questo inizio di stagione, il Diavolo ha subito 6 sconfitte in 13 giornate. Numeri decisamente sconfortanti, ma i passi falsi sono arrivati contro Lazio, Samp, Roma, Inter, Juve e Napoli, tutte squadre che precedono i rossoneri in classifica. Conte le medio-piccole, il Milan ha un ruolino quasi da scudetto, con sei vittorie e un solo pareggio. Ora ci si deve concentrare esclusivamente sulla Serie A, perché ancora qualche speranza c’è e i prossimi match potrebbero essere l’ultima chiamata per il Milan in campionato.