Punto tattico: bene il centrocampo al San Paolo. Bonaventura a sinistra fa fatica

Sul centrocampo del Milan     Il match del San Paolo, che ha visto il Napoli imporsi per 2-1, ha riportato qualche certezza in casa Milan. In particolar modo il centrocampo è stato quasi perfetto. Affrontare Jorginho, Allan e Hamsik non è un compito facile per nessuno, ma i centrocampisti rossoneri hanno superato ampiamente la prova dominando, a tratti nel secondo tempo, in mezzo al campo. Montolivo ha mantenuto sempre la posizione, chiudendo i fraseggi e le transizioni centrali. Anche in fase di costruzione ha guidato il Milan prendendosi le chiavi in cabina di regia. Kessié ha portato fisicità e quantità. E’ l’unico ad attaccare gli spazi, provare ad inserirsi alle spalle della retroguardia. Caratteristiche che fanno la differenza in match come questi e che mancano a questo Milan. Il Diavolo fa tanta fatica a rendersi pericoloso perché si attacca in pochi l’area avversaria e ci si affida, esclusivamente, alla qualità di Suso e di Kalinic, unica punta centrale. Anche Locatelli, proposto da Montella come incursore, non soddisfa. C’è la visione di gioco, la determinazione. Ma un giocatore che ricopre quel ruolo deve fare la differenza e, al momento, il gioiello rossonero non è pronto. Chi ha deluso sotto tutti i punti di vista è stato Bonaventura. Mai propositivo, cura pochissimo la fase di non possesso e aiuta poco in fase difensiva. Jack non può agire da laterale sinistro, anche perché in quel ruolo il Milan ha a disposizione Rodriguez. Montella deve di nuovo reinventare la squadra. L’abito giusto non sembra ancora averlo trovato e, al contempo, il Milan va sempre più giù.

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