La sfida di Reggio Emilia ha confermato ciò che si era intuito nelle precedenti settimane. I nuovi acquisti non sembrano ancora essersi integrati al calcio italiano, è la vecchia guardia che deve prendere in mano la situazione. Montella domenica si è affidato a loro, schierando nella formazione titolare ben 6 dei giocatori presenti nella passata stagione. Come evidenzia l’edizione odierna di Tuttosport, si è rivisto Montolivo, uscito dai radar dopo la sconfitta contro la Lazio, è tornato Abate sulla corsia di destra e Zapata sembra aver rubato il posto a Musacchio. Contro il Sassuolo i gol sono arrivati da Romagnoli e Suso, giocatori simboli della società targata Silvio Berlusconi-Adriano Galliani. L’ex giallorosso rappresentava ancora l’ultimo sforza per investire ancora soldi importanti su un giovane di prospettiva. L’esterno spagnolo rappresenta l’altra faccia della precedente gestione, ovvero la caccia abbastanza disperata a giovani talenti che si erano persi per strada, che avevano perso gran parte del loro valore e ai quali veniva concessa una nuova, importante chance.
Contro il Sassuolo i senatori sono stati assolutamente decisivi. Donnarumma ha salvato il Milan dopo pochi minuti dal fischio di inizio compiendo un vero e proprio miracolo sul tiro di Mazzitelli. Romagnoli e Zapata, salvo qualche disattenzione, non sono andati mai in affanno. Abate, entrato al posto di Calabria, ha portato quantità e determinazione. Montolivo ottimo in mezzo al campo, al momento sembra essere più utile e funzionale rispetto a Biglia. Suso, come sempre, è l’uomo decisivo. E’ indubbiamente il giocatore più tecnico di questo Milan, dai suoi piedi nascono le occasioni più pericolose per le retroguardie avversarie. In queste settimane era proprio questa la domanda che turbava il popolo milanista: come mai una squadra sostanzialmente più debole, come quella di un anno fa, era riuscita a fare decisamente meglio rispetto a quella attuale? La risposta è arrivata da Reggio Emilia. Al posto di schierare dieci giocatori nuovi su undici, come accaduto in questa prima parte di stagione, si prova a comporre un mix equilibrato tra il vecchio e il nuovo, si concede a tutti la possibilità di integrarsi nel progetto e trovare la giusta sintonia di squadra.
Ora si aspetta il ritorno di Bonaventura. Il centrocampista rossonero è fermo da fine ottobre, a causa di una lesione muscolare, e tornerà disponibile solo dopo la sosta, quando il Milan sarà chiamato alla difficilissima trasferta di Napoli. E’ molto probabile che Jack torni subito titolare al posto di Calhanoglu, vero oggetto misterioso del mercato estivo. Montella dovrà il giusto atteggiamento tattico per esaltare le qualità dei due giocatori più importanti della passata stagione, Bonaventura e Suso. Con i problemi finanziari legati al fair play fissato dalla UEFA, è impossibile che la società possa intervenire a gennaio per migliorare la squadra. Ecco perché ora serve avere il massimo da parte di tutti.