L’edizione odierna di Tuttosport sottolinea come l’articolo pubblicato dal New York Times, che ha gettato ombre sull’affidabilità del presidente Yonghong Li, possa avere ripercussioni sul futuro del Milan. Le tesi del noto quotidiano statunitense, che ritiene che l’attuale numero uno del club di Via Aldo Rossi non disponga delle miniere a cui ha alluso in passato (queste ultime sarebbero state addirittura vendute, senza esborso di denaro, quattro volte nell’ultimo anno), disponga di società esistenti soltanto sulla carta, sia stato multato per irregolarità, abbia padre e fratello in carcere per truffa e sia al centro di numerose indagini, potrebbero condizionare l’Uefa e il fondo Highbridge. Quest’ultimo, in apparenza sul punto di sostituire Elliott e di allungare a cinque anni la durata del prestito, potrebbe fare infatti marcia indietro e rifiutare la proposta di Yonghong Li.