Il Milan non sa davvero più vincere. Una sola vittoria nell’ultimo mese, a Verona contro il Chievo, poi solo risultati negativi e prestazioni al di sotto delle aspettative. La stagione era iniziata con tanto entusiasmo in casa Milan, ora sembra essere già tutto finito. Anche in Europa League il ‘Diavolo’ non è andato oltre due pareggi a reti inviolate contro l’Aek Atene. Anche in Grecia, la prestazione dei rossoneri è stata piuttosto negativa. Come riporta l’edizione odierna del Corriere della Sera, la serata di ieri non autorizza a intravedere sintomi di guarigione. I miglioranti citati dal tecnico Montellaa, stentano ad arrivare. La squadra ancora non gira, la panchina di Vincenzo è sempre più traballante e domenica in casa del Sassuolo potrebbe essere davvero la sua ultima chiamata.
Per fortuna del Milan, il pareggio di ieri non complica più di tanto la strada in Europa League visto che i rossoneri sono ancora primi in classifica con quattro punti di distacco dall’Austria Vienna, al terzo posto, e con due punti sopra l’Aek, al secondo. Da un punto di vista psicologico, però, vincere ad Atene avrebbe potuto dare una spinta importante alla formazione milanista che sta attraversando una crisi che dura ormai da diverse settimane. Proprio l’aspetto mentale sembrerebbe essere il problema principale di questo Milan. I giocatori rossoneri sono bloccati, si sente la pressione e, indubbiamente, i risultati negativi non aiutano. L’ingresso di Suso nella ripresa ha dato un po’ di vivacità alla manovra del Milan, anche se le occasioni da gol sono state davvero poche, da registrare solo il palo di Montolivo nel secondo tempo.
Anche ad Atene, i rossoneri hanno dimostrato di avere grandi difficoltà ad andare in gol, nelle ultime nove gare, sei sono finite senza reti. Basti pensare che il primo ed unico tiro nel primo tempo è arrivato al 44’ con una conclusione dalla distanza di Bonucci che è finita altissima sopra la traversa. André Silva e Cutrone si sono visti pochissimo, Calhanoglu ha deluso ancora e il solito Suso questa volta non è bastato per portare a casa un successo che sarebbe stato importante per la classifica, per il morale e per Montella. Serve una svolta. Mancano ancora sincronismi, idee di gioco. La manovra non è fluida, la squadra è troppo lenta e ci sono davvero pochi movimenti. Qualcosa deve assolutamente cambiare, a partire da domenica contro il Sassuolo, anche perché tempo non sembra essercene più e tutti, ora, sono messi in discussione.
This post was last modified on 3 Novembre 2017 - 10:21