L’Inverno del Milan, fra timori e speranze. Ma un raggio di sole…

Non è un periodo facile. Dopo un’estate scintillante, capace di portare un entusiasmo quasi dimenticato fra i tifosi del Milan, fatta di colpi di mercato e promesse di vertice, è bastato un solo autunno al club di Via Aldo Rossi per riappropriarsi dell’ormai canonica depressione che, nell’ultimo lustro, è stata dolorosa costante.

Nubi

E, purtroppo, tale depressione sta, pian piano, evolvendosi in reale e terribile preoccupazione. Oltre ad un rendimento infelice di un collettivo costato ben oltre duecento milioni, a inquietare davvero i sogni dei tifosi rossoneri sono le voci riguardo lo stato economico del sodalizio meneghino, con la UEFA che sarebbe pronta a bocciare anche il secondo voluntary agreement, per non parlare del fitto mistero in cui, otto mesi dopo il suo insediamento, avvolge ancora Yonghong Li.

Punti di domanda

Che, in un percorso simile a quello della squadra costruita fra giugno e luglio, era stato accolto quasi come un eroe, capace di rimettere a lucido il club rossonero, trascurato, negli ultimi anni, da un presidente che ormai non era in grado di mantenere il Milan ai livelli dei top club in Europa. La realtà, oggi, parla di un investitore su cui tutto il mondo s’interroga, nell’esasperata ricerca della verità sulle sue possibilità economiche.

In fondo al tunnel…

La speranza, naturalmente, è che l’inverno rossonero possa antiteticamente riportare un po’ di sereno. Servirebbe, e molto, a milioni di tifosi tanto innamorati quanto stanchi, giustamente, d’essere incerti e spesso sconfitti. Un raggio di sole, se non due, potrebbero arrivare oggi: il primo riguarda il ritorno di Ricardo Izecson dos Santos Leite – in arte Kakà – al Milan, da dirigente. L’altro, invece, dovrebbe arrivare in tarda serata, nella speranza che, con il brasiliano presumibilmente in tribuna, il Diavolo possa ritornare a brindare per il passaggio di un turno in competizioni europee.

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