Da Elliott, fondo americano, a BGB Weston, gruppo che ha sede a Londra: anche così il Milan si avvicina al rifinanziamento del debito contratto al momento dell’acquisto del club. Elliott è tecnicamente un hedge fund, quindi un fondo a carattere speculativo: ad aprile scorso ha prestato alla nuova proprietà i 303 milioni di euro necessari a chiudere la compravendita con Fininvest.
Come sottolinea l’edizione odierna de La Gazzetta dello Sport, l vantaggio che offrirà BGB Weston sarà quello di rivolgersi a un ente che accetterà di incassare i soldi in 5 anni e non più nel 2018, come pretende invece Elliott. La cifra complessiva (più alta) chiesta dal Milan comprenderà anche una somma da destinare alla gestione del club. Se l’advisor riuscirà nel suo compito, la società milanista avrà maggiore libertà nei tempi, così da poter raccogliere i proventi che si augura di ricavare dal mercato cinese.