In questi primi mesi stagionali i tifosi del Milan hanno dovuto fare i conti con diversi equivoci. Mercato, nuova società, nemici e presunti “amici” che attuano puntualmente campagne diffamatorie per screditare il nuovo Milan, formazioni sempre diverse, calciatori messi in campo lontano dal loro reale ruolo in campo. Vincenzo Montella, infatti, sta cercando una quadratura ad una squadra totalmente nuova e rinnovata e tre diversi cambi di modulo, con formazioni cambiate ogni domenica, non lo hanno di certo aiutato in questo difficile compito. Quello che risulta lampante ai più, fin qui, sono alcuni evidenti equivoci tattici con cui la squadra è stata messa in campo. Da Suso, a Bonaventura, passando per Borini e Calhanoglu, sono stati parecchi i calciatori che hanno dovuto adattarsi a ruoli diversi per esigenze tattiche.
Il calciatore della rosa rossonera che sembra soffrire maggiormente questa situazione sembra essere senza ombra di dubbio Ricardo Rodriguez. Lo svizzero, eroe della sua Nazionale nell’ultimo doppio spareggio contro l’Irlanda del Nord che ha permesso agli elvetici di qualificarsi (beati loro) al Mondiale, ha dimostrato ancora una volta di essere un esterno coi fiocchi, sia con la difesa a tre che con la difesa a quattro. Nel Wolsfburg e nella sua Nazionale ha sempre giocato a sinistra nella difesa a quattro e, agendo da terzino, si è fatto notare dai migliori club europei per poi finire in estate al Milan per una cifra vicina ai 20 milioni di euro. Un gran colpo a detta di molti, una sicurezza sulla corsia mancina a detta di tanti altri. Un avvio molto promettente con la maglia rossonera e poi qualche battuta d’arresto. In pochi però hanno dubitato sulla sua affidabilità su quella fascia.
Eppure, dalla partita d’andata di coppa contro l’Aek Atene, nessuno lo ha più visto agire da esterno. Quello che sembrava essere a tutti gli effetti un esperimento, infatti, è diventata una situazione definitiva per Vincenzo Montella che, quando lo ha impiegato, ha insistito con l’inserimento di Rodriguez tra i tre centrali di difesa. Anche con Bonucci, Romagnoli, Musacchio e Zapata disponibili (senza contare Paletta e Gomez) il tecnico rossonero ha sempre adottato questa soluzione. Per la sfida di stasera contro il Napoli, lo svizzero è in ballottaggio con Musacchio, ma non dovrebbe tornare al suo ruolo naturale. Eppure, difficilmente la rosa rossonera può contare su un esterno migliore di Ricardo Rodriguez. Ma tant’è. Forse al Milan siamo talmente abituati ad esterni che non sappiano crossare che, quando ne troviamo uno, dobbiamo continuare a farne a meno.
E, così, pare che Montella voglia continuare a sperimentare. Ciò che desta ancora più perplessità è l’utilizzo, per molti ridimensionato, che l’allenatore milanista fa dell’elvetico considerato in patria un vero e proprio eroe dopo i playoff mondiali tanto ad essere etichettato come il terzino svizzero più forte di sempre. Un riconoscimento, questo, attribuito da un quotidiano svizzero che ha voluto incensare l’ex Wolfsburg dopo il calcio di rigore ed il salvataggio al 91′ nel match di ritorno contro l’Irlanda del Nord. Un grande riconoscimento che però stona con il recente passato nel club rossonero, visto che Vincenzo Montella più volte lo ha schierato a sinistra nella difesa a tre, ruolo che Rodriguez può fare ma che tarpa troppo le ali alle capacità di spinta del giocatore. Un avviso per Montella che, da circa un mese ormai, gli ha preferito il seppur duttile Borini. Ricardo Rodriguez è un terzino di spinta, anche dalla Svizzera confermano.