Si rafforza la collaborazione scientifica tra l’Italia e la Cina. Il Consiglio nazionale delle ricerche (Cnr) ha siglato infatti due nuovi accordi, uno con il Ministero delle scienze e tecnologia cinese (Most) e l’altro con la Fondazione delle scienze naturali cinesi (Nsfc).
A partecipare alla missione italiana in Cina, al seguito del ministro dell’Istruzione, Valeria Fedeli, c’era anche il presidente del Cnr Massimo Inguscio. Ricordando le parole di Papa Francesco con Paolo Nespoli e gli altri astronauti in missione spaziale, sulla fragilitĂ della Terra, Inguscio ha sottolineato come “tutti dobbiamo collaborare per proteggerla. La ricerca e le collaborazioni scientifiche strategiche di lungo periodo, come quelle tra Italia, Unione Europea e Cina, sono fondamentali”.
Italia, Ue e Cina hanno avuto e continueranno ad avere “un ruolo determinante per gli Accordi di Parigi del 2015 e i futuri traguardi della salvaguardia e cura dell’ambiente”, continua Inguscio. Grazie agli accordi di collaborazione scientifica e tecnologica firmati dal Cnr con la Cina, si rafforzerĂ il lavoro scientifico e di ricerca in diversi campi multidisciplinari, “con benefici futuri – conclude Inguscio – sulla qualitĂ della
vita e salute delle persone e dell’ambiente, la cura e valorizzazione del patrimonio storico culturale, le comunicazioni e tecnologie quantistiche”.