La Cina ha deciso di accantonare la definizione di target di crescita economica di lungo termine che, secondo gli esperti, ha costretto Pechino ad adottare politiche monetarie e fiscali di stimolo aggressive, aumentando il debito.
La parola d’ordine è la “qualità” della crescita invece della “quantità“: nell’intervento d’apertura di tre ore e mezza del congresso del Pcc tenuto il 18 ottobre, il segretario generale Xi Jinping, ad esempio, non ha citato uno degli obiettivi immediati come il raddoppio del Pil al 2020 sui livelli del 2010.
Yang Weimin, vice direttore dell’Office of the Central Leading Group for Finance and Economic Affairs, un organo del Partito divenuto un riferimento nelle politiche economiche, ha detto che “la mancata menzione del raddoppio del Pil è legata allo scopo di implementare più accuratamente i nuovi principi di sviluppo”.