NOTTE DA LUPI…
È la frase con cui saluta i giornalisti al suo arrivo allo stadio per Milan-Schalke, Adriano Galliani. Notte di freddo pungente su Milano, ma non era a quello che si riferiva la dirigenza rossonera di allora. “Notte da lupi”, perchè nonostante il successo di quindici giorni prima sul campo del Fenerbahce, il Milan doveva assolutamente vincere la sesta e ultima gara della fase a gruppi per qualificarsi agli ottavi di finale di Champions League, indispensabili come traguardo sportivo e come bilancio societario. Il morale peraltro non era altissimo, perché tre giorni prima, in campionato, il Milan aveva perso 2-1 sul campo del Chievo e non appariva in uno stato brillantissimo di forma.
L’INCUBO DEL 3-3
Era il 6 dicembre del 2005 e pochi mesi prima i rossoneri erano stati raggiunti e bloccati sul 3-3 dal Liverpool nell’infernale notte di Istanbul. Poco più di sei mesi dopo, si riproponeva il problema. Perché, dopo il 2-2 dell’andata a Gelsenkirchen nella seconda giornata del Gruppo E, se il Milan avesse pareggiato 1-1 si sarebbe qualificato per differenza reti nello scontro diretto, con il 2-2 avrebbe passato il turno per la differenza reti complessiva nel girone, ma con il 3-3 avrebbero raggiunto gli ottavi di finale i tedeschi dello Schalke… Un incubo, il 3-3, che tornava all’orizzonte…
IL SACRIFICIO DI PAOLO
La squadra capisce che in quella notte bisogna dare tutto e alla fine del primo tempo la situazione è tesa ma ancora positiva: dopo un gol su punizione di Andrea Pirlo, aveva pareggiato Christian Poulsen, proprio il giocatore danese che, nella partita di andata, aveva commesso numerosi falli su Ricardo Kaká suscitando le ire di Rino Gattuso. Uno a uno, Milan ancora in Europa. Ma nella tensione della gara, conscio della posta in palio, su un allungo fatto per generosità nel gran freddo di San Siro, Paolo Maldini aveva subito un delicato infortunio muscolare. Sarebbe rimasto fuori squadra per tre mesi e mezzo, con rientro a fine marzo 2006. In quella gara viene impiegato per la prima volta, come difensore centrale nel Milan, Kakha Kaladze.
PRIMA KAKA’, POI I FANTASMI
Ma è nella ripresa che si scatena Ricardo Kaká (attesissimo sugli spalti di San Siro per Milan-Austria Vienna). Riccardino supera il portiere avversario Rost sia al 7′ che al 15′ della ripresa: 3-1 per il Milan, sembra fatta. Ma la partita va avanti e al 21′ segna Lincoln. Il 3-2 significa che: lo Schalke ha mezzo tempo di gara a disposizione per segnare il 3-3 della qualificazione. Il Milan attinge a tutta la sua forza mentale per tenere il 3-2 e si qualifica. Ma che paura e che fantasmi!
IL TABELLINO
MILAN-SCHALKE 04 3-2
MILAN: Dida, Stam, Nesta, P. Maldini (32′ Simic, 34’st Kaladze), Serginho, Gattuso, Pirlo, Seedorf, Kaká, Shevchenko, Inzaghi (40’st Gilardino). All.: Ancelotti.
SCHALKE 04: Rost, Rafinha, Bordon, Rodriguez, Krstajic (39’st Larsen), Ernst (1’st Asamoah), Poulsen, Altintop, Lincoln, Kobiashvili, Kuranyi (39’st Sand). All.: Rangnick.
Arbitro: Mejuto Gonzalez.
Gol: 42′ Pirlo (M), 44′ Poulsen (S), 7’st Kaká (M), 15’st Kaká (M), 21’st Lincoln (S).
Fonte: acmilan.com