Le dichiarazioni di Cristian Bucchi al termine di Sassuolo-Milan ai microfoni di Premium Sport: “Che il Sassuolo possa migliorare è sicuro, anche perché la classifica non è degna di questa squadra e di questa società. La nostra classifica però non rende giustizia a quello che abbiamo fatto in campo in queste partite, anche se spesso i ragazzi non fanno quello che sanno fare e che fanno in allenamento. Probabilmente si tratta di di pressione. Facciamo bene poi ci mettiamo sempre del nostro commettendo errori stupidi che poi si pagano e che con certi giocatori di fronte diventano fatali. Io mi metto quotidianamente in discussione: se la squadra non vince la responsabilità è sempre dell’allenatore. Ma la società mi vede ogni giorno, sa cosa faccio e deciderà cosa fare con me. Il mio mestiere però mi porta ad essere il responsabile di quello che succede in campo. Ereditare una squadra è sempre difficile, devi essere bravo ad individuare le caratteristiche dei giocatori. Lo scorso anno il Sassuolo verticalizzava tanto: anche perché c’erano Berardi, Defrel, tutti giocatori capaci a farlo. Io ho cercato di mantenere un po’ delle idee dello scorso anno ma con giocatori diversi. E’ difficile far cambiare delle idee a dei ragazzi che giocano in un certo modo da 6 anni, certe abitudini sono radicate. Io sto cercando di portare un po’ più di gioco palla a terra, un po’ più di fraseggio, anche se per il momento tutto questo si sta vedendo poco”.