Difficile trovare spunti di qualsivoglia natura dopo novanta minuti come quelli di ieri sera ad Atene. I primi quarantacinque del tutto nulli. Niente di niente. I secondi con uno spirito un minimo volitivo ma comunque non proponibili per una squadra che arriva dalle prestazioni incolore come quelle dei rossoneri.
Due punte mai coinvolte, un trequartista che la palla non la trova in nessuna circostanza e nelle rare volte in cui lo fa, scivola o ben che che vada l’appoggia dietro. È brutto individuare il peggiore in un contesto tutt’altro che esaltante. Tuttavia il turco sta deludendo così tanto e per così tante partite di fila, che diventa impossibile non sottolinearlo.
Nel complesso ciò che snerva sono i ritmi bassissimi, in fase di possesso e non. La difesa sembra una difesa ombra, sempre in attesa, mai aggressiva. La manovra naturalmente subisce a sua volta la passività del gioco senza palla, rendendo ogni azione d’attacco una latanía trita e ritrita.
Non crediamo che Montella chieda ai ragazzi di andare piano. Però quel che si vede con costanza è un undici lento, a volte disordinato, con poche idee e messe assieme male. Contro avversari tecnicamente non di livello, ogni partita finirà in questo modo. Senza sussulti, senza emozioni, senz’anima. Lunga arrivare a maggio così.
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