Ieri sera contro il Sassuolo è finalmente sceso in campo un buon Milan: solido e sicuro in difesa, ordinato nel mezzo, e prolifico davanti, tutte caratteristiche che hanno permesso al Diavolo di portare a casa i tre punti, mai come ora così importanti. La sfida contro i neroverdi ha inoltre consegnato a mister Montella alcune importanti indicazioni, contro gli uomini di Bucchi sono infatti scesi in campo, per la prima volta, solo 5 nuovi acquisti, diventati poi 4 con l’uscita di Çalhanoglu, coincisa tra l’altro con il raddoppio rossonero. Da sottolineare, inoltre, il fatto che i gol siano arrivati proprio da Suso e Romagnoli, giocatori che da tempo fanno parte del club. Questi dati non fanno altro che evidenziare nuovamente l’importanza dello zoccolo duro di questa squadra, incisivo soprattutto a livello di motivazioni, ma allo stesso tempo sempre garante di prestazioni esemplari (chiedere ad Abate e Montolivo per conferme in merito).
Sicuramente queste considerazioni non vanno ad infangare ciò che di buono si è fatto (e comprato) quest’estate. Perché giocatori come André Silva, Kessié, o Çalhanoglu (per citarne tre) sono sicuramente patrimoni su cui investire e da valorizzare; e campioni, perché di campione si tratta, come Leonardo Bonucci, sono sicuramente elementi in grado cambiare il volto ad una squadra. È necessario però che si trovi il giusto equilibrio tra i due estremi, mettendo ogni volta in campo la giusta dose di garanzie, esperienza, spregiudicatezza ed innovazione, equilibrio trovabile solo con una pacifica convivenza tra vecchio e nuovo Milan.
This post was last modified on 6 Novembre 2017 - 16:30